Scoperta

Il 23 e 24 marzo tornano le “Giornate FAI di Primavera”, porte aperte ai tesori culturali di Savona e Laigueglia

In Liguria sono previste 15 aperture straordinarie

Liguria. Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalità di partecipazione consultabili su www.giornatefai.it).

In Liguria sono previste 15 aperture straordinarie, compresi anche tre beni del FAI con il lavoro di sei delegazioni e altrettanti Gruppi Giovani. Tra il 2021 e il 2023 sono state 38 le aperture straordinarie in Liguria, con oltre 17mila visitatori grazie all’impegno di 300 volontari e 350 apprendisti ciceroni. In provincia di Savona si potranno visitare: Cappella Balbi e Villa Cambiaso a Savona; l’itinerario del centro storico, la chiesa di San Matteo, la chiesa dell’Immacolata Concezione, il campanile di levante, l’oratorio della Maddalena e il santuario della Madonna delle Penne a Laigueglia.

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione come uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato e, prima ancora, raccontato.

È questa la missione del FAI: “Curare il patrimonio raccontandolo”, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché appartiene a tutti.

Le parole del presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera: “Raccontare il patrimonio culturale per educare la collettività a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessità nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza ad una impressionante struttura di volontariato, le Delegazioni del FAI, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicità e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne è ora aggiunto un altro: quello della fisicità e del ruolo che essa ha per un vero apprendimento.”

A sua volta la presidente FAI Liguria Roberta Cento Croce parla dell’impronta che la manifestazione lascia in regione: “Anche questa trentaduesima Giornata FAI di Primavera, come le precedenti, regalerà un’immagine multiforme e intrigante della Liguria disegnando un eclettico arcobaleno in cui si armonizzano mondi disparati ma tutti estremamente caratterizzati e affascinanti.” E aggiunge: “Da Vallebona, gentile e suggestivo borgo dell’entroterra, a Laigueglia, incantevole borgo costiero; dalla cinque/seicentesca villa Cambiaso di Savona, che porta in sé segni significativi del passaggio della storia, all’abbazia della Cervara, gioiello incastonato nel golfo del Tigullio; dal Campus Universitario della Nautica alla Spezia, dove parole d’ordine sono futuro e innovazione, all’affascinante percorso tra i caruggi di Genova che, tra chiese ed abbazie, ci fa sentire tutto il fascino del medioevo: ecco la nostra Liguria antica e moderna, campestre e urbana, agricola e marinara. Sono sempre grata e stupita della generosità e della creatività delle sei Delegazioni FAI e dei sei Gruppi Giovani FAI Liguri che, insieme ad una schiera di decine e decine di Volontari e Apprendisti Ciceroni daranno vita a una giornata sorprendente di scoperta e riscoperta”.

Jessica Nicolini, coordinatrice delle politiche culturali Regione Liguria, esprime la condivisione da parte della Regione Liguria degli obiettivi che il FAI si prefigge in occasione di questa manifestazione: “Le Giornate dei FAI rappresentano un momento fondamentale per celebrare e preservare il patrimonio culturale del nostro territorio. Questo evento annuale promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano offre al pubblico l’opportunità unica di esplorare e scoprire luoghi di interesse storico, artistico e paesaggistico altrimenti inaccessibili. In queste giornate chiese, giardini, castelli, palazzi e siti di rilevanza storica aprono le loro porte al pubblico permettendo ai visitatori di tutte le età di immergersi nella bellezza e nella storia del nostro territorio. Questi luoghi diventano testimoni viventi del passato offrendo una prospettiva unica sulla nostra cultura e identità. Ma l’importanza di queste giornate va ben oltre il semplice atto di visitare luoghi storici. Questo evento è un’opportunità per valorizzare e promuovere la conservazione del nostro patrimonio culturale e ambientale, sensibilizzando il pubblico sull’importanza di preservare questi tesori per le generazioni future. Attraverso la partecipazione attiva e il sostegno finanziario i visitatori contribuiscono alla conservazione e manutenzione di questi luoghi preziosi. Le Giornate FAI svolgono inoltre un ruolo fondamentale nel rafforzare il legame tra le comunità locali e i loro territori, promuovendo un senso di appartenenza e di orgoglio nei confronti del proprio patrimonio culturale, per proteggerlo e consegnarlo alle generazioni future. In Liguria i cittadini avranno la possibilità di visitare numerosi luoghi da levante a ponente e scoprirne anche di nuovi e imparare così l’importanza di investire nel futuro della nostra storia e della nostra identità”.

Villa Cambiaso a Savona

Situato nel quartiere di Villapiana, appena fuori la cinta muraria di Savona, l’antico palazzo nobiliare Cambiaso fu edificato nel XV secolo. Rimaneggiato nel corso del tempo, risalgono all’età barocca le testimonianze artistiche più antiche oggi presenti nella villa e si trovano nella chiesa interna, che servì anche da edificio di culto per il quartiere a seguito della soppressione della vicina chiesa di San Francesco. Per circa centocinquanta anni la villa non subì particolari stravolgimenti, fino a quando, nel 1797, le truppe napoleoniche vi si stabilirono, requisendola di fatto ai nobili, impiantandovi un dormitorio e anche dei forni per il pane come nella vicina chiesa di San Francesco, che fu definitivamente sconsacrata. A metà XIX secolo un’alluvione, causata dall’esondazione del vicino torrente, danneggiò pesantemente il pian terreno. Dopo la Prima Guerra Mondiale fu alloggiamento per soldati e in seguito ai gravi stravolgimenti di questo breve ma intenso utilizzo, il marchese Cambiaso prima, e la figlia successivamente, diedero il via a importanti lavori di restauro con il fine di riportare all’antico splendore la dimora, aggiungendo elementi decorativi dal sapore Art Nouvenau. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile scoprire le sale di questo meraviglioso palazzo a partire dall’atrio con la splendida fontana in marmo attribuita al Bernini, decorata da una scultura centrale con delfini. La visita proseguirà nella chiesa, al piano nobile, nel loggiato dove si potranno ammirare le favolose vetrate colorate di manifattura fiorentina.

Cappella Balbi Savona Giornate Fai

Cappella Balbi a Savona

Unica struttura sopravvissuta della dimora residenziale dei marchesi Balbi, che risaliva alla prima metà del Cinquecento, demolito negli anni Trenta del XX secolo perché fatiscente. La cappella fu risparmiata e inglobata nel nuovo palazzo che sorse al suo posto. Adibita per molti anni a magazzino della Croce Bianca di Savona, nel 2006 ne fu deciso in recupero che portò alla luce splendidi affreschi, tra cui un’Annunciazione e una Natività, attribuiti al pittore settecentesco Gio.Agostino Ratti.

Villa Cambiaso: Via Torino 10. Orari: domenica 10.00-17.00 (ultimo ingresso 16.30); durata visita 40 minuti, luogo non accessibile a causa di barriere architettoniche.
Cappella Balbi: Via Torino. Orari: domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); durata visita 20 minuti, luogo accessibile; ingresso dedicato agli iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco.

Laigueglia. Intrecci d’arte e d’amore

Laigueglia è una piccola cittadina incastonata nella Baia del sole, conosciuta come un borgo di pescatori. In realtà, tra le povere case dei marinai si nascondono i grandi palazzi delle nobili famiglie e architetture militari che, allo sguardo attendo, rivelano la storia della città e dei suoi abitanti. L’itinerario nel centro di Laigueglia porterà i visitatori a scoprire le bellezze palesi e nascoste di questo borgo costiero. Si visiteranno anche alcuni edifici religiosi importanti per la storia della comunità laiguegliese come la chiesa di San Matteo che con i suoi campanili e la sua mole, svetta da secoli sul borgo di Laigueglia. L’edificio attuale a croce greca risale all’inizio del XVIII secolo, ma fonti più antiche ci confermano che già nel IV secolo fosse presente una costruzione dedicata al culto. Nel corso del ‘700 iniziano gli ampliamenti della struttura: i pescatori di corallo e i nobili laiguegliesi fanno a gara per finanziare l’edificazione della chiesa che è un ottimo esempio di tardo barocco ligure, assimilabile alle decorazioni rococò. All’interno si trovano due pregevolissime tele: l'”Assunta” di Bernardo Strozzi e la “Pentecoste” di Castellino Castello. San Matteo possiede anche il cartelame “Sepolcro istoriato” che con i suoi 16 metri di altezza è il più grande al mondo. I due campanili della chiesa di San Matteo svettano sul centro di Laigueglia e ne sono diventati simbolo. Leggenda vuole che vennero costruiti in seguito a una sottoscrizione degli abitanti di Laigueglia all’epoca dell’edificazione della nuova chiesa di San Matteo:i cittadini più ricchi e nobili si occuparono di quello di ponente, mentre il popolo di quello di levante. Grazie a una raccolta di offerte più consistente, il popolo ottenne che il proprio Campanile di Levante fosse più alto dell’altro. Per secoli, i campanili sono stati utilizzati anche come punto di riferimento dai pescatori per individuare i banchi di corallo.

Laigueglia Giornate Fai

La Chiesa dell’Immacolata Concezione sorge ai margini di ponente dell’antico abitato di Laigueglia. Fu fondata nel 1661 dalla famiglia Preve ed è conosciuta anche come la chiesa dei marinai perché al suo interno conserva alcuni loro ex voto. Gli apprendisti ciceroni porteranno i visitatori a vivere un vero e proprio viaggio nel tempo, dalla costruzione della chiesa sopra un magazzino di un bottaio, passando per le furiose lotte tra francesi e inglesi di inizio Ottocento, fino agli interventi artistici del secolo scorso. L’Oratorio della Maddalena è il risultato della ricostruzione seicentesca dell’edificio che alla fine del ‘500 era in pessime condizioni. Sono gli stessi pescatori di corallo che facevano parte della confraternita a finanziare la costruzione del nuovo oratorio. Datato verso la fine del ‘600 l’altare in tarsia marmorea e la pala “L’estasi di Santa Maria Maddalena” del pittore genovese Domenico Piola. Il Santuario della Madonna delle Penne sorge in posizione molto panoramica su Capo Mele ed è rivolto verso Laigueglia. Dedicato alla Madonna della Neve, deve il suo nome attuale agli immigrati catalani che la chiamavano Nuesta Senora de la pena – della roccia – che nel tempo si trasformò in Madonna delle Penne.

Visita al centro storico: punto di ritrovo al banco FAI in Piazza San Matteo; orari: sabato 10.00-12.30/14.30-18.00, domenica 14.30-18.00, durata visita 60 minuti, luogo accessibile ma sconsigliato a persone con difficoltà deambulatorie; apertura in collaborazione con la Commissione Europea, il sito beneficia di fondi europei PNRR – programma attrattività dei borghi storici.

Chiesa di San Matteo: Piazza San Matteo 1, orari: sabato 10.00-12.30/14.00-16.00, domenica 14.00-16.30, durata visita 45 minuti, luogo accessibile.

Campanile di levante: Piazza San Matteo 1, orari: sabato 10.00-11.30/14.00-16.00 in gruppi di 10 persone al massimo. turni di visita mattino: 10.15, 10.30, 10.45, 11.00, 11.15, 11.30, 11.45. turni di visita pomeriggio: 14.00, 14.15, 14.30, 14.45, 15.00,15.15, 15.30, 15.45, 16.00; domenica 14.00-16.00 in gruppi di 10 persone al massimo. turni di visita: 14.00, 14.15, 14.30, 14.45, 15.00,15.15, 15.30, 15.45, 16.00; durata visita 45 minuti, luogo non accessibile a causa di barriere architettoniche che impediscono l’accesso; l’ascesa e l’accesso alla torre campanaria avvengono in spazi angusti e poco agevoli: per questo la visita è sconsigliata a chi soffre di vertigini o ha problemi di equilibrio o claustrofobia. È richiesto l’uso di scarpe comode, senza borse ingombranti. Sono ammessi i ragazzi dai 12 anni se accompagnati. Ingresso riservato agli iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco.

Chiesa dell’Immacolata Concezione: Via Concezione; punto di ritrovo al banco FAI in Piazza San Matteo; orari: sabato 10.00-12.30/14.30-17.30 (ultimo ingresso 17.00), domenica 14.30-17.30 (ultimo ingresso 17.00); durata visita 30 minuti, luogo non accessibile a causa di barriere architettoniche che impediscono l’accesso.

Oratorio della Maddalena: Via Vincenzo Maglione; orari: sabato 10.00-12.30/14.00-16.30, domenica 14.00-16.30 (ultimo ingresso 16.00); durata visita 30 minuti, luogo non accessibile a causa di barriere architettoniche che impediscono l’accesso.

Santuario della Madonna delle Penne: Via Aurelia 630, orari: sabato turni 15.45, 16.15, 16.45, 17.15, domenica turni 15.45, 16.15, 16.45, 17.15; per raggiungere il Santuario è possibile parcheggiare lungo l’Aurelia e raggiungere l’ingresso percorrendo una scalinata a piedi. Data la posizione, per visitare il Santuario è richiesta la prenotazione scrivendo a albenga@faigiovani.fondoambiente.it; dalle ore 10,00 di sabato 23 marzo sarà possibile iscriversi solo presso il banchetto FAI sito in piazza San Matteo; durata visita 30 minuti, luogo non accessibile a causa di barriere architettoniche che impediscono l’accesso. Ingresso riservato agli iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco.

Iniziative speciali
“Il teatro dei cartelami” proiezione del docufilm di Marco Kuveiller, venerdì sera ore 21.00 nel Salone opere parrocchiali, Piazza S. Matteo 1.
Visite al centro storico di Laigueglia a cura di Felice Schivo, solo per gli iscritti FAI; sabato mattina: 10.30 e 12.00
“La sagrestia dei marinai: tessuti per la liturgia in San Matteo”, conferenza a cura di Pietro Montelli; sabato ore 15.00 nel Salone opere parrocchiali, Piazza San Matteo 1.
“La Passione di Maria”, spettacolo teatrale scritto e interpretato da Giorgia Brusco accompagnato da concerto di corali di Bach; sabato ore 21.00 nell’oratorio di Santa Maria Maddalena.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.