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Due gruppi elettrogeni non denunciati in porto: contestata l’evasione dell’accisa sull’energia a società specializzata in allestimento yacht

Tutta l’energia elettrica, anche quella autoprodotta con impianti di potenza superiore a 1 kW, è sottoposta ad accisa al momento della fornitura ai consumatori finali oppure al momento del consumo

Generico marzo 2024

Liguria. Due gruppi elettrogeni non denunciati sono stati individuati dai funzionari della sezione antifrode e controlli dell’Ufficio delle Dogane della Spezia all’interno di un cantiere navale. I due gruppi da 560 e 220 kW, alimentati a gasolio, erano adibiti all’autoproduzione presso la sede locale di un’importante società italiana specializzata nell’allestimento di yacht da competizione.

Alla società è stata quindi contestata l’evasione dell’accisa sull’energia elettrica, calcolata sulla base dei consumi stimati rilevando le ore di lavoro dei macchinari dalla loro installazione, oltre alla sanzione prevista per legge dal doppio al decuplo del valore del tributo evaso.

Tutta l’energia elettrica, anche quella autoprodotta con impianti di potenza superiore a 1 kW, è sottoposta ad accisa al momento della fornitura ai consumatori finali oppure al momento del consumo. La norma prevede, per coloro che hanno impianti di produzione, l’obbligo di denunciare preventivamente la propria attività all’Ufficio ADM territorialmente competente in modo da ottenere la prescritta licenza.

L’attività di analisi dei rischi viene svolta quotidianamente nei diversi settori di competenza dell’Ufficio delle Dogane e dei Monopoli al fine di individuare e intervenire su potenziali frodi di carattere tributario ed extratributario utilizzando le banche dati disponibili, grazie anche all’informatizzazione dei documenti di circolazione dei prodotti energetici, per un efficace presidio del territorio.

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