Albissola Marina. Locali chiusi a mezzanotte e mezza nell’area della “movida”. E’ la linea dura scelta dal sindaco di Albissola Marina, Gianluca Nasuti, dopo la notizia del brutale pestaggio avvenuto nella notte tra venerdì e sabato in via dei Ceramisti.
L’episodio è diventato di dominio pubblico a causa di un video, ripreso da uno dei presenti, che mostra una rissa in via dei Ceramisti: tra grida, colpi e rincorse, è perfettamente visibile un uomo – che è poi emerso essere un buttafuori in servizio in una vicina discoteca – che colpisce un ragazzo di 21 anni – già a terra – con un violento calcio al volto. Il giovane è poi dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale San Paolo. Qui i dettagli della vicenda e le immagini.
L’episodio ha ovviamente scatenato forti reazioni in paese e non solo, anche per via delle immagini particolarmente “forti” che documentano l’accaduto. E se l’agenzia di sicurezza per cui lavora il buttafuori ha già annunciato l’intenzione di licenziarlo, ora il sindaco Nasuti ha scelto di fare un gesto forte: nel pomeriggio ha firmato una ordinanza valida per 60 giorni che impone, a partire da domani, la chiusura alle 00.30 a tutti i locali pubblici nella zona del centro storico, della Passeggiata degli Artisti e delle vie limitrofe.
“Ho deciso di emanare questa ordinanza contingibile urgente – spiega – in attesa di un provvedimento definitivo che riveda e riordini un po’ gli orari dei locali. Non penso di essere mai stato ‘contro’ la movida: credo nella possibilità che le attività convivano, è un obiettivo che abbiamo sempre perseguito. In questo momento però la situazione è tale che, secondo me, era opportuna una pausa di riflessione da parte di tutti”.
“Dobbiamo renderci conto che c’è un limite – prosegue – Il divertimento non può andare a danno della qualità della vita di una comunità. La nostra strada è sempre stata la ricerca del compromesso, l’impegno a smussare gli angoli, a trovare le compatibilità. Però quello dell’altra sera non è stato un episodio isolato e la misura, sinceramente, era abbastanza colma. E allora, a un certo punto, secondo me è anche giusto che chi ha delle responsabilità se le assuma e faccia delle riflessioni sulla compatibilità o meno di certe attività con il territorio”.
“Forse il nostro tessuto urbano non è in grado di sostenere un certo tipo di attività notturna – commenta poi amaro Nasuti – Noi non abbiamo e non possiamo avere i mezzi per controllare sempre, né vogliamo ‘militarizzare’ il paese per evitare che si commettano dei danni”. Da qui la decisione di uno stop temporaneo, in attesa di sedersi a un tavolo e trovare un nuovo compromesso che possa da un lato garantire l’attività dei locali ma, dall’altro, evitare il ripetersi di episodi come quello di venerdì notte.