Farewell

Serie D. L’addio all’Albenga di Marco Ferrante: “Dimesso per visioni di calcio differenti. Avevo il magone lasciando il Riva”

L'ormai ex direttore saluta la piazza ingauna: "Gli ultimi sei mesi come aver vinto un campionato. In trentacinque anni di calcio difficilmente ho trovato una realtà così passionale"

Generico gennaio 2024

Albenga. “Non nascondo che oggi, lasciando il Riva dopo un anno e mezzo così importante, avevo il magone“. Parole pronunciate con un filo d’emozione per Marco Ferrante, oggi dimissionario dall’Albenga che nel frattempo ha reso noto il nuovo allenatore. Una decisione che l’ex direttore dell’area tecnica ha preso tuttavia con serenità.

Le strade si sono divise per visioni di calcio differenti – rivela Ferrante – ma voglio augurare il meglio alla società, con la quale mi sono lasciato bene. Un ringraziamento speciale va agli ultras, i Fedelissimi ed in particolar modo ad Elena Gastaldi, suo marito Manuel Barbo e Gabriele Patrucco. Sono persone che mettono l’Albenga prima di ogni altra cosa. Dopo trentacinque anni di calcio difficilmente ho trovato una realtà così passionale, frutto anche del lavoro svolto in questo anno e mezzo con il supporto importante anche di Cocito”.

Dalla vittoria del campionato d’Eccellenza con la presidenza Marinelli, ai primi posti della classifica di Serie D con la nuova proprietà, rappresentata in primis da Bottega e Cosenza. Sicuramente un percorso importante a livello di risultati sul campo: “La categoria mancava da 33 anni e la scorsa stagione l’Albenga ha raggiunto l’obiettivo a pieni voti. Questi sei mesi sono stati come aver vinto un campionato per quanto fatto e speso. La scelta azzeccata di un allenatore come Fossati direi che abbia portato i propri frutti. Abbiamo formato un gruppo di uomini veri, composto da giocatori che per la maggior parte erano retrocessi precedentemente. Poi tutto è andato com’è andato ma polemizzare non è nel mio costume. Ho preferito fare un passo indietro. Non è che le mie idee siano giuste e le altre sbagliate. Anzi è giusto dare i meriti a tutti coloro i quali hanno contribuito a questo anno e mezzo stratosferico, compresa la società“.

Il futuro dell’ex centravanti del Torino rimane quindi un libro aperto: “Sono alla finestra per valutare diverse opportunità. Aspetterò l’anno prossimo conservando tutte le emozioni che ho provato ad Albenga“.

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