Riconoscimento

Vignamare di Andora e “Il Marin” di Genova: due nuove stelle brillano nella ristorazione, ma la Guida Michelin penalizza ancora la Liguria

L'impressione è quella che la guida più consultata al mondo si sia completamente dimenticata della cucina ligure più vera, quella che, negli ingredienti, guarda alla terra e non al mare

Guida Michelin 2023 Vignamare Andora

Andora. Ancora una volta la Guida Michelin penalizza la Liguria. E’ vero, rispetto alla scorsa edizione, la Rossa 2024 assegna due nuove Stelle alla Liguria, al ristorante Vignamare di Andora con alla guida chef Giorgio Servetto e al Il Marin di Genova di Marco Visciola. Nel caso di Servetto, però, si tratta di un “ritorno”, visto che la Stella l’aveva conquistata quando era al Nove di Alassio.

Per lo chef di Palo e il ristorante Vignamare la soddisfazione di aver mantenuto anche la Stella Verde che sottolinea la vocazione sostenibile della sua cucina. Le Stelle Michelin, presentate nello storico Teatro di Brescia, salgono in Liguria, dalle 11 del 2022 alle 13 di quella del 2023, ma dire che la guida abbia premiato la nostra regione è forse eccessivo.

In totale le stelle liguri della Guida Michelin 2024 sono state confermate ai Balzi Rossi, guidato dallo chef Enrico Marmo a Ventimiglia, Casa Buono, sempre a Ventimiglia, con ai fornelli chef Antonio Buono e, con un salto chilometrico, Tamerici, ad Ameglia, entroterra di La Spezia, con in cucina Andrea Ricciardi, storico chef che aveva riportato la stella nel locale che fu dell’indimenticabile Angelo Paracucchi. E ancora il Nove di Villa della Pergola ad Alassio che, con il giovane chef Giorgio Pignagnoli, ha proseguito la filosofia dell’eccellenza territoriale. Poi, a Cavi di Lavagna, l’Impronta d’acqua di chef Ivan Magnago, Il Vescovado a Noli con Giuseppe “Giuse” Ricchebuono saldamente al timone.

A Imperia continuano a brillare le stelle di Andrea Sarri a Porto Maurizio e quella (ormai da più di trent’anni) di Paolo e Barbara a Sanremo. A Genova le stelle sono quelle di The Cook con al timone Ivano Ricchebono (che da un paio di anni firma anche il menù del Diana Grand Hotel ad Alassio), quella di Samuele Di Murro del San Giorgio, di proprietà della famiglia Scala (una cucina glocal, nel senso di ligure, ma internazionale), e quella di Jorg Giubbani, chef dell’Orto di Jorg Giubbani a Moneglia. A loro si aggiunge Il Marin, al Porto Antico di Genova, con Marco Visciola.

Come detto il Vignamare di Andora, all’interno del vigneto di Cascina Praie, conferma la Stella Verde conquistando anche la Stella Rossa. Un riconoscimento che premia la filosofia del gruppo Peq Agri, che grazie all’azienda agricola, ai vigneti, all’allevamento fornisce gran parte della materia prima ai ristoranti del gruppo (oltre a Vignamare anche Cascina Praie e l’agriturismo di Tovo San Giacomo) che sempre di più punta sulla sostenibilità.

“Sono molto orgoglioso di questo riconoscimento che porta il ristorante Vignamare di Andora nell’olimpo dei ristoranti. È la conferma che il modello che abbiamo ideato e che stiamo mettendo a punto, giorno dopo giorno, è un percorso innovativo e faticoso che traccia una linea virtuosa, ben definita e proiettata verso il futuro e di cui andiamo particolarmente fieri. La ristorazione Gourmet di alto livello, l’Alta Cucina, deve prendersi carico della responsabilità di sostenere l’intera filiera alimentare e rimettere al centro del discorso l’essenza dell’esperienza enogastronomica che vogliamo offrire ai nostri clienti: i prodotti della nostra Terra. Dalla coltivazione alla produzione, dall’allevamento alla caseificazione, all’impatto sulla natura e sull’ambiente che circonda, è possibile offrire al consumatore un’esperienza unica e straordinaria, e, soprattutto, sostenibile” ha dichiarato lo Chef Giorgio Servetto.

“Bisogna fare un passo avanti rispetto alla ristorazione che abbiamo conosciuto nell’ultimo decennio. Dobbiamo valorizzare la “biodiversità” che in Italia, e in Liguria in special modo, è unica e impegnarci a fare in modo che il consumatore si riavvicini alla natura, all’agricoltura e al ritmo delle stagioni”, le parole del presidente di PEQ Agri, Giorgio Guastalla.

“Sono molto felice e orgoglioso sia della riconferma della stella verde che della prima stella rossa!” ha dichiarato il CEO Marco Luzzati. “Il ristorante Vignamare è un unicum nel mondo della ristorazione stellata. Credo sia l’unico ristorante, con una stella verde e una stella rossa MICHELIN, che possa vantare una carta vini composta esclusivamente di vini di nostra produzione. Vini di cui amiamo raccontare ai nostri clienti l’intera storia, dalle caratteristiche organolettiche, alle ubicazioni delle vigne, alla biodiversità, alle fasi di invecchiamento, alle origini dei loro nomi e che rappresentano in maniera diversificata e straordinaria la biodiversità della Liguria”.

Nessun ristorante, secondo gli ispettori della Rossa, ha meritato le due stelle (figuriamoci le tre!), dando la sensazione di avere, in Liguria, una cucina “seduta”, quasi incapace di scatti, cosa non vera vista la proposta ristorativa di tanti giovani. L’impressione è quella che la guida più consultata al mondo si sia completamente dimenticata della cucina ligure più vera, quella che, negli ingredienti, guarda alla terra e non al mare. Sarà per il prossimo anno.

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