Albenga. Il boato al terzo gol bianconero al Derthona firmato Esposito è stato davvero coinvolgente. Un “game, set, match” liberatorio per l’Annibale Riva, una vittoria d’assoluto spessore per l’Albenga che si piazza al secondo posto in classifica con il primato a soli tre punti di distanza. Ed in quel frangente Fabio Fossati si è girato verso gli spalti, osservando i tifosi con uno sguardo commosso. “Ho visto una tribuna veramente bella – racconta -. Non posso nascondere le emozioni, mi volevo godere questa sensazioni perché quello che stiamo facendo è tanta roba. Volevo capire se quello che sentivo alle spalle era tutto vero, ed era tutto vero“.
Una prestazione maiuscola degli ingauni per mole di gioco creato e attenzione ad ogni minimo dettaglio. Se la salvezza è l’obiettivo, allora l’Albenga è già a più della metà del percorso. Tuttavia Fossati avverte: “Non è facile spiegare che la nostra mentalità deve sempre essere quella di una squadra che si deve salvare. Noi ci vediamo dentro a questa dimensione. Oggi abbiamo affrontato una squadra di livello, nonostante le tante assenze, quindi c’è solo che da ringraziare uno a uno i miei giocatori che stanno lavorando in maniera devastante. Ora ci godiamo questa domenica sera ma voglio trasmettere la stessa serenità: nulla deve essere spostato di una virgola, spero che i ragazzi mi ascoltino“.
Ed è proprio con serenità che il tecnico ha vissuto i novantasette minuti di gioco: “Quando l’allenatore sente propria la squadra ha sempre la consapevolezza che può affrontare qualunque avversario. Ho visto una squadra sul pezzo sin dal primo minuto, coraggiosi e assolutamente dentro la gara. I ragazzi sono stati splendidi e mi dispiace per quelli che non giocano perché si stanno allenando in maniera clamorosa. Però devo sempre essere obiettivo e a volte cambiare diventa difficile quando ci sono queste condizioni”.
“Chiedere una foto a mister Fossati? Di cosa stiamo parlando: questo è il bello del calcio“. Una vicinanza importante da parte dell’ambiente, con i bambini del settore giovanile che sono corsi incontro ai giocatori per selfie e autografi. L’unica nota negativa è l’infortunio al ginocchio del classe 2005 Ruggiero: “Peccato perché è un ragazzo forte. Purtroppo dall’inizio dell’anno ha avuto qualche acciacco, mi auguro non sia niente di grave o che almeno non finisca la stagione ora. Dobbiamo aspettare gli esami strumentali”.
Che voto dare alla partenza dell’Albenga? Una domanda alla quale Fossati dà una risposta veloce e secca: “Otto“.