Denuncia sociale

“Non ti ama chi ti umilia e ti percuote”: l’opera “Emergency Flag” della vadese Mariella Tissone simbolo di resistenza e protesta contro i femminicidi

Un vessillo carico di significato, ambasciatore di un messaggio potente destinato a permeare il paesaggio circostante, quello del Golfo di Savona

Emergency Flag mariella tissone
Courtesy Mariella Tissone. Foto di Gianluca Gottardo

Savona. Si intitola “Emergency Flag” l’opera che l’artista vadese Mariella Tissone ha voluto dedicare alle vittime di femminicidio e che rappresenta un grido d’aiuto rispetto ad un fenomeno che, in Italia, ha superato le 100 vittime giusto pochi giorni fa.

Colpita da queste allarmanti statistiche, Tissone ha trasformato la sua arte in un autentico grido d’aiuto. Partendo da una sua poesia del 2012 intitolata “In gabbia” l’artista ha selezionato un verso denso di significato: “Non ti ama chi ti umilia e ti percuote”. Queste parole sono il fulcro del suo messaggio, ora impresso su una bandiera bianca.

“Emergency Flag” rappresenta un potente simbolo di resistenza e protesta. “Una frase che è una esortazione per tutte le donne a non farsi accecare da un’idea distorta di amore – spiega la Tissone – e in cui la parola ‘percuote’, che ho scritto di pugno, incarna questo senso di violenza e rompe l’ordine degli elementi circostanti”.

Con determinazione e chiarezza, l’artista ha concepito questa bandiera come un vessillo carico di significato, ambasciatore di un messaggio potente destinato a permeare il paesaggio circostante, quello del Golfo di Savona. Un gesto simbolico e potenzialmente trasformativo che si presenta come un invito all’azione, in cui l’artista ha trasmesso la sua personale energia creativa per sensibilizzare e ispirare il cambiamento sociale.

La scelta di utilizzare una bandiera come medium artistico è un omaggio ai cartelloni pubblicitari affissi nel 1962 da Yoko Ono e John Lennon in 12 delle maggiori città del mondo. In quell’anno, la coppia decise di sfruttare l’attenzione mediatica derivante dal loro matrimonio, mettendo in atto i leggendari “Bed-In” per promuovere la pace durante la guerra in Vietnam. La performance della Tissone vuole anche celebrare l’artista internazionale Ketty La Rocca, figura di spicco della poesia visiva che attraverso le sue opere denunciò diversi stereotipi di genere.

A cura di Gabriele Cordì, la performance ha avuto luogo il 21 novembre in corso Vittorio Veneto 31R a Savona, mentre il 24 e 25 novembre la sezione savonese di Fidapa-BPW Italy ha scelto di esporre l’opera nella Sala Borsellino dell’istituto Ferraris Pancaldo in occasione del convegno “Donne in corsa. Sport-Impresa-Comunicazione”.

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