Lettera dura

Rigassificatore, 83 docenti da Finale dicono “no” e si schierano con l’IC di Quiliano: “Da Regione grave atto intimidatorio”

Lettera firmata in difesa del dirigente scolastico Angela Cascio: “Si è sempre distinta per l’impegno e la fedeltà che ha mostrato verso le istituzioni scolastiche”

Rigassificatore golar tundra

Vado Ligure. “No” al rigassificatore e Vado Ligure e “solidarietà alla dirigente dell’IC di Quiliano, Angela Cascio”. È la posizione espressa da un gruppo di insegnanti (83 per la precisione) del Nuovo Polo Scolastico di Finale Ligure, autori e firmatari di una lettera aperta.

“Noi docenti, in qualità di liberi cittadini, intendiamo con la presente esprimere solidarietà alla dirigente dell’IC di Quiliano per il grave atto intimidatorio di cui lei e il suo collegio docenti sono stati bersaglio da parte della Regione Liguria”, si legge nella missiva. 

“Lungi dal poter essere accusata di strumentalizzare a fini politici studentesse e studenti del proprio istituto, Cascio, già dirigente dell’ex IIS Finale, si è sempre distinta per l’impegno e la fedeltà che ha mostrato verso le istituzioni scolastiche: per anni ha lavorato con dedizione, costanza e passione, affinché centinaia di giovani potessero trovare nella scuola una seconda casa e ancora oggi siamo orgogliosi di poter dire che continuiamo a seguire la rotta da lei tracciata. Più in generale, riteniamo preoccupante la messa in discussione della libertà di espressione dei docenti e delle deliberazioni degli organi collegiali”, hanno proseguito.

Quindi il parere contrario al progetto rigassificatore a Vado: “Esprimiamo altresì la nostra forte perplessità circa il progetto ‘Fsru Alto Tirreno e Collegamento alla Rete nazionale Gasdotti’, non solo perché è stato portato avanti escludendo dal tavolo decisionale le rappresentanze dell’intera provincia, ma anche per gli enormi rischi ambientali e di salute che esso comporta”.

“Per la realizzazione degli impianti verranno infatti sacrificati territori che negli anni hanno visto il fiorire di importanti presidi slowfood, come l’albicocca di Valleggia, di centri di produzione viticola per la celebre Granaccia di Quiliano, chilometri di spiagge che hanno guadagnato la Bandiera Blu, nonché l’area marina protetta dell’isola di Bergeggi. Inoltre a pagare le conseguenze di questa nuova iniziativa della Regione saranno aree che hanno già dovuto fare i conti con attività altamente inquinanti e nocive per la salute”.

Secondo i docenti, inoltre, il progetto rigassificatore potrebbe avere ripercussioni negative anche sul turismo e sul futuro lavorativo degli studenti: “Al di là della minaccia alla salute della comunità e al sacrificio di tante eccellenze del territorio, la nostra profonda preoccupazione riguarda anche le possibili ricadute che un simile progetto potrebbe avere sul futuro lavorativo del nostro corpo studentesco: ogni anno, presso il nostro istituto, si diplomano tantissimi giovani formati per intraprendere una carriera nel settore turistico e alberghiero, giovani che riescono facilmente a trovare un’occupazione in una provincia, come quella di Savona, che nel 2021 e nel 2022 è stata la prima per turismo della Regione, con oltre cinque milioni di presenze”. 

“L’installazione della nave Golar Tundra al largo della rada di Savona e Vado Ligure, come sottolineano i rappresentanti delle associazioni balneari, avrà un enorme impatto sui flussi turistici e metterà a rischio tantissimi posti di lavoro, costringendo molti giovani a emigrare e a spendere all’estero le competenze acquisite nella scuola pubblica italiana. Riteniamo pertanto che la presenza di attività inquinanti sia ormai intollerabile, oltre che per la salute pubblica e dell’ecosistema, per un territorio dall’ormai consolidata vocazione turistica e che ha tutte le carte in regola per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti dall’Agenda 2030”, hanno concluso i docenti. 

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