Contrario

Carcare-Predosa da Orco Feglino, il sindaco Barelli: “Modifica inutile, adeguare lo svincolo dell’A10”

Il primo cittadino risponde a Stefano Mai dopo l'odg presentato in consiglio regionale: "Allibito e incredulo, nessuno ci ha informato"

Roberto Barelli Orco Feglino

Orco Feglino. “Allibito ed incredulo”, così si definisce il sindaco Roberto Barelli dopo l’ordine del giorno (approvato ieri in consiglio regionale con 18 voti a favore e 10 astenuti) presentato dal consigliere della Lega Stefano Mai che proponeva di modificare il tracciato della bretella autostradale Carcare-Predosa prevedendo il passaggio da Orco Feglino e non da Borghetto Santo Spirito. “In questo modo – ha spiegato Mai – sarebbe meno impattante sui centri abitati (si svilupperebbe per la maggior parte in galleria), più breve (di 30 km) ed economicamente meno onerosa”.

Non è d’accordo il primo cittadino di Orco Feglino: “Un atto assolutamente sbagliato nel merito, nel metodo e nella valutazione – commenta – Una modifica palesemente contraria all’utilità di tale eventuale opera, che dovrebbe agevolare il traffico commerciale da e verso la Francia, ridurre i tempi di percorrenza, ma soprattutto snellire e decongestionare il traffico ordinario e turistico sulla A10. Appare dunque evidente che un tracciato più breve ne riduce l’utilità, tale percorso andrebbe semmai allungato verso ponente per beneficiare maggiormente dei risvolti positivi sul Finalese, il Pietrese e l’Albenganese”.

Il sindaco poi rimarca, così come fatto del consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello, di non essere stato contattato per discutere dell’argomento: “Né io, né la mia amministrazione, tanto meno i nostri cittadini, siamo stati informati, consultati o presi in minima considerazione – afferma -. Appare veramente incredibile che una forza politica quale la Lega, che predica il radicamento nei territori, l’attenzione e la difesa degli stessi, non si sia degnata di confrontarsi preventivamente con chi in questi luoghi vive, lavora, fatica e spera. Un confronto preventivo che avrebbe evidenziato quanto la comunità di Orco Feglino stia soffrendo da ben 50 anni a causa di questa ingombrante infrastruttura rappresentata dalla A10. Un’opera, che nello specifico caso del viadotto Aquila, taglia in due il paese, deturpando in maniera oscena un paesaggio diversamente magnifico. Un’opera che porta inquinamento ambientale, acustico e visivo, contribuendo in maniera esponenziale al depauperamento della zona”.

“Certamente non si vuole mettere in discussione l’indubbia necessità infrastrutturale di tali opere – prosegue Barelli – soprattutto in un contesto difficile come la nostra Liguria, ma appare quanto mai beffardo, che chi ne sopporta il peso, non possa neppure beneficiarne appieno. È risaputo che lo svincolo autostradale di Orco Feglino è monco, cioè consente l’ingresso e l’uscita esclusivamente da e verso Genova, mentre è completamente preclusa la direttrice da e verso la Francia, limitando di fatto la prospettiva di sviluppo territoriale, andando a gravare ulteriormente sulla già fragile rete ordinaria”.

A nulla – evidenzia il sindaco – sono valsi gli appelli di questa amministrazione in questi ultimi anni, nei confronti di tutte le parti politiche, anche della Lega già presente nella giunta regionale, che di fatto non si è neppure degnata di inserire il completamento di tale svincolo nelle opere da richiedere in fase di rinnovo concessorio. Volendo pensare bene, si può supporre non conoscano il territorio e la nostra realtà, oppure ritengono la nostra comunità non meritevole di attenzione, una piccola quota di persone sacrificabili ad interessi ben più grandi. E qui sta l’errore di valutazione: se credono di trasformare il paese di Orco Feglino in una gradevole appendice di un nuovo svincolo autostradale invasivo, inutile e anacronistico, troveranno ben altro che l’attuale silente rassegnazione”.

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