A savona

Giardini di piazza Maestri dell’Artigianato, presentato un esposto: “Serve intervento immediato e presidio delle forze dell’ordine”

Aumenta la preoccupazione dei residenti per la situazione della piazza: "Trasformata una porzione di giardini in residenza privata"

Savona giardini piazza maestri dell'artigianato

Savona. “Ormai assistiamo a una stabile occupazione da parte di persone senza fissa dimora che hanno trasformato una porzione dei giardini pubblici in loro residenza privata, posizionando materassi, tavolini, vestiti, spazzatura, bottiglie, individuando anche un’area per espletare i propri bisogni”. E’ la situazione presentata nell’esposto relativa a piazza Maestri dell’Artigianato a Savona. L’amministratore dei condomini della zona ha scritto una lettera indirizzata al prefetto, al questore, al sindaco, a Ata e ad Asl2.

Continua la preoccupazione per la situazione di degrado dell’area verde vicina a corso Tardy e Benech: “I condomini – prosegue l’amministratore – hanno paura di entrare in casa la sera, le condizioni del porticato sono al limite della sanità”.

La richiesta è quella di “un immediato intervento affinchè l’area ritorni fruibile dai cittadini in condizioni di sicurezza e igiene” e “una vigilanza continuativa e duratura sull’area“.

Una residente aggiunge: “Noi siamo tristi, schifati ed esasperati e crediamo che aver creato un “triangolo” della povertà (tra caritas, chiesa di san paolo dove dormono e croce rossa dove – purtroppo solo alcuni – si lavano) così in prossimità del centro e della passeggiata a mare sia squalificante, non solo per noi residenti, ma anche per la città tutta”.

“La situazione è un vero disastro – ha ancora evidenziato la residente -, in tutta onestà è anche diffuso il timore che prima o poi, qualcuno abbia la tentazione di farsi “giustizia” da solo. Siamo stati anche ricevuti dalla disponibilissima assessore Barbara Pasquali per illustrare la situazione ma purtroppo ancora nessun miglioramento“.

Una lettera a questura e prefettura è stata mandata anche dai titolari dei bagni e dei chioschi del Prolungamento per il degrado delle spiagge libere.

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