Simulazione

Allerta meteo a Savona, scuole evacuate: il 27 aprile l’esercitazione per imparare ad affrontare il cambiamento climatico

L'iniziativa rientra nell'ambito del “Cantiere Clima” elaborato dal Comune di Savona in sinergia con la Fondazione Cima

allerta 4 ottobre savona letimbro

Savona. Una allerta meteo via via più grave, che richiede l’attivazione del Centro operativo comunale al comando di polizia locale e una serie di decisioni da prendere in tempo reale sulla base dell’evoluzione del meteo, compresa l’eventuale l’evacuazione delle scuole. Sono questi alcuni degli elementi dell’esercitazione che si terrà domani sul territorio comunale di Savona. L’iniziativa rientra nell’ambito del “Cantiere Clima” elaborato dal Comune di Savona in sinergia con la Fondazione Cima e che era stato presentato a ottobre dell’anno scorso.

Ad ora lo scenario ed i dettagli dell’esercitazione sono ovviamente “riservati”, anche per non far perdere di validità alla stessa; l’obiettivo, tuttavia, è ovvio e concreto: preparare la macchina del Comune e la popolazione ad affrontare ogni possibile emergenza che dovesse venirsi a creare.

“Siamo partiti dando una risposta alle necessità immediate e alle preoccupazioni delle persone, ma guardiamo oltre: vogliamo portare la città a trasformarsi per adeguarsi ai mutamenti climatici. Un salto anche culturale che richiede tempo, ma la nostra amministrazione vuole affrontare anche processi di lungo periodo. Che non ci spaventano, anzi ci stimolano”, aveva spiegato il sindaco Marco Russo.

“Al di là dei discorsi su scala globale poi dobbiamo essere concreti su scala locale, altrimenti sono solo parole – aveva spiegato Luca Ferraris, presidente di CIMA – Il nostro obiettivo è quello di sperimentare e provare nuove strategie e strumenti per mitigare sul serio il rischio, cosa che finora siamo riusciti a fare solo parzialmente”. Da qui ad esempio l’idea di redigere un piano partecipato con i cittadini: “Vorremmo che la Protezione Civile diventasse un ‘bene comune’ attraverso un patto istituzione-enti-cittadini. Qualcosa da salvaguardare e curare. Savona per noi rappresenterà un valido esperimento”.

A seguire il progetto per Fondazione Cima sarà Marina Morando: “Di fatto Fondazione Cima ipotizzerà uno scenario con una serie di criticità, che comunicherà all’amministrazione – spiegava – starà al Comune prendere decisioni e comunicarle ai cittadini”. Tra i possibili esempi la chiusura dell’Ipercoop, la protezione dei negozi con delle paratie, oppure far salire gli studenti ai piani alti delle scuole. L’obiettivo sarà ovviamente testare la macchina dell’emergenza, ma anche “far nascere una consapevolezza nei cittadini”. Con ovvie ricadute pratiche nel nuovo piano di protezione civile, ad esempio la possibilità di tenere aperte le scuole durante una allerta rossa.

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