Edizione 60

Il Trofeo Laigueglia sotto la pioggia parla francese, vince Nans Peters fotogallery

Grande azione in solitaria del transalpino a 30 chilometri dall'arrivo. Secondo Vendrame, terzo Covi

Peters

Laigueglia. Il francese Nans Peters si aggiudica il Trofeo Laigueglia 2023 – classica d’apertura del calendario italiano del ciclismo su strada – grazie a una bella azione da lontano. Partendo da Andora, quando mancavano quasi 30 chilometri alla conclusione.

La competizione è stata caratterizzata tutto il giorno da un clima invernale e da una pioggia battente. Si trattava della 60° edizione. La manifestazione, ideata da Pino Villa nel 1964, festeggiava quindi cifra tonda.

Per il secondo anno di fila la gara è stata proposta ai primi di marzo (anziché febbraio) al fine di favorire una migliore partecipazione di atleti internazionali

Ordine di arrivo: 

L’ordine d’arrivo:
1 PETERS Nans (FRA) 1994 ACT AG2R CITROEN TEAM 05:08:28 (media: 39,71 km/h)
2 VENDRAME Andrea (ITA) 1994 ACT AG2R CITROEN TEAM 05:09:14 – 00:46
3 COVI Alessandro (ITA) 1998 UAD UAE TEAM EMIRATES 05:09:14
4 ROTA Lorenzo (ITA) 1995 ICW INTERMARCHÉ – CIRCUS – WANTY 05:09:14
5 CHAMPOUSSIN Clément (FRA) 1998 ARK TEAM ARKEA – SAMSIC 05:09:14
6 GREGOIRE Romain (FRA) 2003 GFC GROUPAMA – FDJ 05:09:14
7 CEPEDA Alexander Jefferson 1998 EFE EF EDUCATION – EASYPOST 05:09:18 – 00:50
8 COSNEFROY Benoit (FRA) 1995 ACT AG2R CITROEN TEAM 05:10:01 – 01:33
9 ULISSI Diego (ITA) 1989 UAD UAE TEAM EMIRATES 05:10:14 – 01:46
10 ZIMMERMANN Georg (GER) 1997 ICW INTERMARCHÉ – CIRCUS – WANTY 05:10:23 – 01:55

Clicca qui per consultare l’ordine di arrivo completo.

Webcronaca (Live):

16:20 VINCE PETERS! Nessuna digressione, deciso e concentrato fino all’ultimo metro. Arriva solo a braccia alzate. In 5h08’29

Media oraria 39.23 km/h

La volata dei battuti è regolata dal compagno di squadra in Ag2R Andrea Vendrame, a cui va la piazza d’onore. Terzo un coriaceo Alessandro Covi, nonostante la caduta.

15:18 Peters si trova nelle gallerie para massi di Capo Mele. Vede Laigueglia e il triangolo rosso dell’ultimo chilometro.

16:15 Peters lascia sulla destra il porticciolo di Andora e si dirige verso Capo Mele. Lo attende la picchiata verso Laigueglia e il traguardo finale.

16:10 Peters spinge ancora nelle curve in discesa e torna sull’Aurelia. Solo le dolci pendenze del Capo Mele lo separano dalla vittoria.

16:05 Ultime fatiche per Peters. Covi rintuzza, ma il vantaggio del francese è difficilmente colmabile. Peters, visibilmente più stanco e legnoso nella pedalata, scollina comunque con 35″ di vantaggio.

16:00 Suono della campana sull’arrivo. Ultimo giro del circuito. Peters sale verso Colla Micheri. Gli avversari sembrano aver alzato bandiera bianca. Solo Covi, ammaccato e caduto nel prima tornata della discesa, è l’ultimo a resistere. Vantaggio salito a 1’05”.

15:55 Terminata la discesa si torna ad Andora. Situazione pressoché invariata. Peters prosegue in solitaria. Inseguitori a 35″/40″.

Tra circa dieci minuti il quarto e ultimo passaggio a Colla Micheri, mentre aumenta ulteriormente l’intensità della pioggia. L’ultima insidia per Peters potrebbe pertanto essere rappresentata dalla discesa.

Peters continua convintamente nella propria azione fino allo scollinamento. Pedalata sempre agile ed efficace. Dietro capeggia l’inseguimento il connazionale Gregoire che,  seguito in scia da altri tre corridori, limita ora il distacco a 35″.

15:50 Terza e penultima tornata su Colla Micheri. Peters prosegue in solitaria sempre sotto la pioggia. Dietro non grande accordo tra gli inseguitori. Il vantaggio non a caso si dilata: 45 secondi.

15:45 Sono sette gli immediati inseguitori di Peters a Capo Mele. Distacco nell’ordine dei 20″.

15:40 Lungo la discesa di Colla Micheri vengono ripresi i battistrada; cade inoltre Tesfastion. Contrattacco di un altro transalpino, Nans Peters. Il quale rompe gli indugi nel falsopiano verso la Marina di Andora, nello stesso punto in cui nel 2021 Mollema avviò la propria azione vincente.

Una stoccata decisa che lascia sul posto gli avversari. Potrebbe essere il momento decisivo.

15:30 Situazione in divenire. Rota viene ripreso nella discesa di Capo Mele.

Nella seconda ascesa per Colla Micheri al comando rilanciano in due; nuovamente Cosnefroy e dunque Tesfatsion, seguiti da Rota e Ciccone. Il gruppo, ormai disgregato, insegue nell’ordine di un centinaio di metri.

15:25 Passata Andora si scende ad Andora risale Capo Mele per il secondo dei quattro passaggi a Colla Micheri.

15:15 Caduta nella discesa di Colla Micheri. Sull’asfalto bagnato, ne fa le spese Alessandro Covi . Rota al contempo, forzando in un paio di curve, prende qualche un centinaio di metri su Cosnefroy. Il gruppo insegue a 35″.

15:10 La corsa entra nel vivo. Il francese Cornefroy tenta l’allungo, seguito da Rota; i due guadagnano circa 15″.

15:05 Il gruppo principale, composto da una cinquantina di atleti, imbocca l’erta di Colla Micheri e si immette nel circuito conclusivo. Un secondo folto plotone insegue distanziato a circa 2′.

Il traguardo, sempre sull’Aurelia, rispetto alle scorse edizioni è stato spostato di circa 500 metri verso Capo Mele.

14:50 Si discende una seconda volta nella piana di Albenga. Direzione Laigueglia, dove la corsa si immetterà nel circuito finale di Colla Micheri. Il breve ma ripido strappo si ripeterà quattro volte.

14:40 Nel falsopiano tra Testico e Crocetta i fuggitivi, rimasti nel mezzo, vengono ripresi. Gruppo compatto. Peyskens, ultimo ad arrendersi, viene anch’egli raggiunto un paio di chilometri più avanti.

14:35 Peyskens prova a lasciare i compagni i compagni di fuga, lanciandosi con in tentativo velleitario in solitaria.

14:30 I fuggitivi scollinano sul Testico. Nell’ordine: Garosio, Kajamini e Galimberti. Il gruppo forza l’andatura guadagnando considerevole terreno. Vantaggio sceso a 50″.

14:10 Terza ora di corsa, sotto la pioggia. Media 39,79 km/h.

14:00. Lasciato alle spalle Capo Mele la gara prosegue verso Stellanello e l’entroterra di Andora, ai piedi della salita di Testico (485 s.l.m). Vantaggio dei battistrada tornato nel frattempo sopra i 3′.

13:25 La corsa torna sull’Aurelia. Direzione Laigueglia, dove avverrà il primo passaggio al traguardo. Si proseguirà dunque verso l’entroterra di Andora, dove tra circa trequarti d’ora verrà affrontato il Testico, seconda erta in programma.

Tra la discesa e la piana inguaina il gruppo si sfila spezzandosi in due tronconi, ma accorcia leggermente. Distacco a 2’40”.

13:10. Passata la seconda ora di gara. Media 40,04 km/h.

13:05. I fuggitivi transitano sul gpm di Cima Paravenna. I primi tre, nell’ordine: Garosio, Payskens e Petrelli. Si ridiscende da Crocetta verso la piana di Albenga.

12:50 Lungo l’ascesa di Cima Paravenna il gruppo, tirato in testa dalla squadra francese Intermarché, recupera qualcosa sugli attaccanti. Distacco ora sceso a 2’40”.

12:30. Battistrada ora nei pressi di Ortovero, diretti a Villanova d’Albenga. Plotone principale a 3’50”. Fra una decina di chilometri è attesa la Cima Paravenna (445 s.l.m.), primo gran premio della montagna del giorno.

12:15. I nove uomini al comando transitano ora da Arnasco, in direzione Vendone. Il gruppo segue sempre a 3’30”.

12:10. Passata la prima ora di gara, alla media 41,30 km/h.

I nomi dei nove fuggitivi; Dimitri Peyskens (Bingoal WB), Davide Baldaccini (Team Corratec), Andrea Garosio (Eolo-Kometa), Filippo Ridolfo (Novo Nordisk), Emanuele Ansaloni, Gabriele Petrelli (Team Technipes inEmiliaRomagna), Samuel Florian Kajamini (Colpack Ballan), Francesco Galimberti (Biesse-Carrera) e Matteo Freddi (Beltrami TSA-Tre Colli).

11:40: I battistrada incrementano il loro vantaggio. Ora il gruppo si trova a oltre 3′.

11:30 Nei pressi di Cisano sul Neva si avvantaggiano una decina di uomini. Il gruppo segue a 25″.

11:20 Diversi iniziali tentativi di allungo nelle prime battute tra Alassio e Albenga. Il gruppo al momento rimane però compatto.

11:05 PARTENZA. Il direttore di corsa alza la bandierina, inizia la gara.

I corridori si apprestano a recarsi al chilometro zero, passando dal centro storico cittadino. Si partirà alle 11.00. Mattinata piovosa e fredda.

Presentazione:

Laigueglia. Il Trofeo Laigueglia 2023, classica d’apertura del calendario nazionale, alza il sipario sulla stagione italiana del ciclismo su strada. Si corre la 60° edizione. La manifestazione, ideata da Pino Villa nel 1964, festeggia quindi cifra tonda.

Per il secondo anno di fila la gara viene proposta ai primi di marzo (anziché febbraio) al fine di favorire una migliore partecipazione di atleti internazionali.

I favoriti:

140 i ciclisti partecipanti al via, portacolori di 20  gruppi sportivi, tra i quali figurano diverse squadre World Tour, l’elite della bicicletta su strada.

Fra i nomi più conosciuti alla partenza si possono segnalare lo scalatore ecuadoriano Richard Carapaz, campione olimpico, vincitore del Giro d’Italia 2019, e a podio nelle altre due più importanti gare a tappe ( al Tour de France 2021 e 2° alla Vuelta a Espsna 2020).

Segue l’ex campione del mondo Alberto Rui Costa.  Poi l’olandese Bauke Mollema.

Segue il francese Thibaut Pinot (vincitore nel 2018 del Giro di Lombardia). Oltre all’eritreo Biniam Girmay, astro nascente del ciclismo africano, messosi in mostra tra i grandi nella scorsa annata e che due anni or sono arrivò 2° a Laigueglia.

Tra gli italiani oltre a Diego Ulissi anche il giovane Alessandro Covi, vincitore – grazie a una fuga  – di una delle tappe più significative dello scorso Giro d’Italia, terminata sulla Marmolada (Passo Fedaia).  Dunque Alberto Bettiol, vincitore nel 2019 del prestigioso Giro delle Fiandre. 

Il percorso:

Tracciato consueto e consolidato. Partenza ed arrivo dal borgo marinaro di Laigueglia. 201 chilometri totali per quasi 3000 metri di dislivello.

In avvio trenta chilometri di pianura, poi le due brevi salite di Bezzo (3,1 chilometri al 6,2%) e Vendone (1,8 km al 5,5%), dalle quali verosimilmente partirà la prima fuga di giornata.

Seguiranno quindi le più lunghe erte di Cima Paravenna (quasi 7 chilometri, pendenza media del 5,7) e poi, passando una prima volta da Capo Mele, del Testico da Andora, di poco più di 7 chilometri al 4,5%. Salita regolare, intervallata e addolcita da un falsopiano centrale.

Da Testico si riscenderà dunque ad Albenga e proseguendo verso Alassio la corsa si immetterà nel finale circuito ormai tradizionale. Con l’impegnativo strappo di Colla Micheri (contraddistinto da punte del 12-13%) e infine Capo Mele, ultima asperità e fatica del giorno, con picchiata sul rettilineo dell’Aurelia in via Roma.

Curiosità storico statistiche:

Il vincitore più anziano in assoluto ad essersi aggiudicato il “Laigueglia” è stato Pierino Gavazzi nel 1989, in maglia tricolore. 38 anni e due mesi. 

Il più giovane invece è stato il belga Frank Vandenbroucke. Nel 1996 si impose a 21 anni e 3 mesi.

L’unico savonese, nonché ligure, ad apparire nell’elenco è invece l’andorese Mirko Celestino. Attuale ct della nazionale italiana mountain-bike, che nel 2001 la spuntò in una volata a cinque.

Nel 1987 lo svizzero Gilbert Glaus alzò le braccia al cielo. Quella rimane tutt’oggi  l’edizione più veloce, vinta a oltre 43,40 km/h di media.

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