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Elezioni provinciali, Canepa: “Unire e ‘mescolare’ le schede per garantire la segretezza del voto in Valbormida”

Ciascun colore identifica una certa fascia di popolazione e dato che in valle pochi Comuni hanno un numero di abitanti molto alto la colorazione può "certificare" la provenienza del voto

Giancarlo Canepa generica

Savona. Un “rimescolamento” delle schede elettorali, in modo tale da salvaguardare il costituzionale principio di segretezza del voto. E’ questa la richiesta avanzata da Giancarlo Canepa, sindaco di Borghetto e candidato alla presidenza della Provincia di Savona.

Come noto, dopo la Riforma Delrio, a votare il presidente della Provincia non sono più i cittadini in forma diretta, ma gli amministratori comunali in carica, quindi sindaci, assessori e consiglieri comunali. Ciascun voto ha un “peso” differente, calcolato in base alla popolazione del Comune di cui sindaci, assessori e consiglieri sono amministratori. Per fare un esempio, il voto di un consigliere comunale di Loano ha un “peso” maggiore di quello di un consigliere di Ceriale, ma minore di quello di un consigliere di Savona. Tali voti sono espressi su schede elettorali di diverso colore, in modo da facilitare il calcolo da parte degli scrutinatori.

In vista della tornata per il rinnovo dei vertici di Palazzo Nervi in programma domani, lunedì 9 gennaio, saranno due le sezioni elettorali allestite in provincia di Savona: una nella città della Torretta e l’altra a Carcare; quest’ultima, in particolare sarà utilizzata dagli amministratori comunali dei paesi della Valbormida. Una volta che le operazioni di voto saranno chiuse, l’urna contenente i voti espressi a Carcare sarà trasferita a Palazzo Nervi per lo scrutinio, che avverrà quindi in un’unica sede e nello stesso momento.

E qui iniziano i dubbi di Canepa: ciascun colore identifica una determinata fascia di popolazione; dato che in valle Cairo Montenotte è l’unico comune con scheda rossa, Carcare è l’unico comune con scheda grigia, Cengio e Millesimo i due soli comuni con scheda arancione, secondo Canepa “la particolare colorazione delle schede elettorali certifica la provenienza del voto apposto dagli amministratori” dei Comuni della Valbormida. Perciò secondo Canepa l’urna proveniente da Carcare consentirà di “verificare durante lo scrutinio con certezza o con ottima approssimazione come sia stato complessivamente espresso il voto da parte di sindaco e consiglieri di quel determinato Comune”.

Per questo motivo, Canepa ha inviato al responsabile dell’ufficio elettorale per le elezioni del presidente della Provincia di Savona una lettera in cui chiede di “conferma e formale declaratoria che prima dello scrutinio delle singole schede contenute nel seggio Val Bormida e del seggio principale Savona, i contenuti delle urne siano unificati e mescolati al fine di salvaguardare il costituzionale principio di segretezza del voto, principio che si sostanzia nella sua non riconducibilità al singolo elettore od a singoli gruppi di elettori. Tale basilare principio non viene certamente derogato nella particolare fattispecie che riguarda le modalità di elezione del Presidente della Provincia”.

Come confermato dallo stesso Canepa, la richiesta è ancora priva di risposta.

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