Provvedimento

Prestazioni sessuali in cambio di denaro: la Guardia di Finanza sequestra centro massaggi ad Albenga

Una parte delle somme incassate venivano trattenute dalla donna che gestiva il centro massaggi, mentre la restante parte veniva restituita alle ragazze

Centro Massaggi Albenga Finanza

Albenga. I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Savona hanno dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare (divieto di dimora) a carico di una persona per il reato di favoreggiamento della prostituzione e al sequestro preventivo di un centro massaggi ad Albenga: il centro era gestito da una donna di nazionalità cinese.

I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal GIP presso il tribunale di Savona, su richiesta della Procura della Repubblica, a seguito delle indagini svolte dalla compagnia delle Fiamme Gialle di Albenga.

Come risulta dai provvedimenti del GIP, le indagini hanno consentito di raccogliere indizi che hanno portato a ritenere che all’interno di tale centro benessere venissero proposte ed effettuate, durante le sedute, prestazioni sessuali in cambio di denaro (almeno 2 o 3 le ragazze che si sono alternate nel corso degli anni; è aperto nel 202o).

Per quanto riguarda la clientela, alcuni erano ormai abituali, mentre altri no (sia italiani che stranieri). Quel che è certo è che chi entrava sapeva benissimo ciò che accadeva all’interno e, anzi, si recava lì proprio per quello: non c’erano persone che andavano solo per fare massaggi, se capitava la richiesta venivano addirittura dirottati in farmacia.

Per quanto riguarda i costi: si andava da un minimo di 20-30 euro fino a rapporti completi, che in qualche caso arrivavano anche a 100 euro. Giro di affari stiamo di circa 10mila euro al mese.

Una parte delle somme incassate venivano trattenute dalla donna che gestiva il centro massaggi, una 49enne, mentre la restante parte veniva restituita alle ragazze, sempre di etnia cinese, che lavoravano al suo interno.

All’esito dell’intervento sono stati sottoposti a sequestro telefoni cellulari, personal computer ed una somma di denaro contante di oltre 3.500 euro, trovati all’interno dei due locali sottoposti a perquisizione, quale provento dell’attività illecita. È stata anche acquisita documentazione extracontabile, i cui approfondimenti di natura amministrativa permetteranno il recupero a tassazione della base imponibile, anche di natura illecita, sottratta a tassazione.

Centro Massaggi Albenga Finanza

La donna che gestiva a il centro non è stata arrestata, ma la Procura ha disposto il divieto di dimora ad Albenga. “Il risultato di servizio dimostra il costante impegno nel contrasto a fenomeni connotati da illegalità, anche ad opera di etnie straniere, che celano forme di evasione fiscale considerevoli”, hanno fatto sapere dalla Guardia di Finanza.

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