Progetto

Alassio, nuovo cinema-teatro fermo al palo. Melgrati: “Serve variante urbanistica”

Interpellanza del consigliere Jan Casella: "Risposte vaghe sull'iter progettuale e i costi di realizzazione"

Ex cinema Colombo Alassio

Alassio. Interpellanza presentata dal consigliere comunale di minoranza Jan Casella, del gruppo Alassio Volta Pagina, su costi e tempistiche per la realizzazione e gestione della nuova sala cinema/teatro di Alassio.

Si tratta del progetto di restyling per l’ex cinema Colombo, con ingresso nella centrale via Mazzini: il nuovo progetto prevede al primo piano un auditorium polivalente, con 240 posti in platea, dotato di camerini, aree tecniche, servizi igienici, spazi multifunzionali e un palco allestito per accogliere spettacoli, eventi e proiezioni di film. Sopra l’auditorium, una terrazza destinata a un utilizzo prevalentemente estivo, per manifestazioni ed eventi culturali. A supporto dell’intervento del privato è previsto un nuovo supermercato di medie dimensioni al piano terreno e, nel seminterrato, un parcheggio a rotazione per circa 80 vetture riservato ai clienti del nuovo market durante l’orario di apertura, mentre dalle 20 per 12 ore sarà disponibile per le persone che parteciperanno agli eventi o che trascorreranno la serata in città.

Nella sua risposta il sindaco Marco Melgrati ha evidenziato le difficoltà nell’ambito dell’iter progettuale e amministrativo: “Il progetto con variante urbanistica è stato presentato in forma non corretta nei giorni scorsi. Abbiamo imposto questa sala polivalente come la condizione con la quale sarà rilasciata l’autorizzazione di ingrandire un supermercato già esistente. Il privato ha interesse a fare intervento nei tempi più brevi possibili”.

“Credo che porteremo a breve la variante urbanistica che ci dà qualche indicazione in più sulle caratteristiche della sala che prevede circa 240 posti a sedere. Inviteremo il progettista a illustrarlo con i rendering. Avremmo potuto essere più veloci se non ci fossero stati impedimenti burocratici. Credo che il Comune, chi ci sarà, farà un bando per gestione del cinema…”

“Penso a un Consiglio comunale dedicato a breve, che possa illustrare al meglio e in forma pubblica il progetto. Non possiamo ancora sapere i costi che dovremo sostenere, in quanto oltre alla struttura in sé e restaurata, si dovrà pensare ad arredi e impianti tecnici”.

“Posso apprezzare la dedizione del sindaco ma non posso dichiararmi soddisfatto – ribatte Casella -. Non ha risposto a nessun quesito. Qualche mese fa la faceva molto più facile. Ma un’idea di massima sull’ipotesi dei costi me la sarei aspettata. Due rischi: uno che si arrivi a dei costi esorbitanti. Il privato ha interesse, ma quale sarà il reale interesse della parte pubblica? Dobbiamo avere idee di costi e di modalità di gestione. Le domande sulle dimensione del palco non sono casuali: da quello si comprende che tipo di eventi potrà ospitare”.

Al centro del dibattito, infatti, il futuro allestimento, con spazi adeguati dietro le quinti e per il palco, considerando che ad ora le compagnie teatrali non possono essere presenti ad Alassio in quanto il palco dell’Anglicana è troppo piccolo.

“I costi dipendono anche dalla tipologia di allestimento. Borgio ha arredato con poltrone Frau. Un allestimento con sedie più “normali” ha costi inferiori… La parte tecnica ha un costo abbastanza ben definito sulla base del computo metrico, ma i prezzi sembrano impazziti. Con in mano il progetto potremo essere più precisi” conclude Melgrati.

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