Intervista

Una vita sulle punte: per Giovanna Badano cinquant’anni di danza e quaranta di scuola a Varazze fotogallery

Un percorso di vita iniziato a 6 anni con Anna Lizzie, famosa ballerina del Teatro Reale Danese, e che prosegue ancora oggi

Varazze. Una vita sulle punte. Cinquant’anni di danza. Quarant’anni di scuola. Il tempo che passa come i volti degli allievi. Gli anni che si susseguono sulla base di un pianoforte che suona.

Giovanna Badano ci aspetta nella sua scuola dalle grandi finestre su cui hanno posato gli occhi intere generazioni di ragazzi che fissavano il mare durante gli esercizi alla sbarra. Ora é il tempo di nuovi ballerini. Ci racconta di questi lunghi anni, di un suo percorso iniziato all’età di sei anni con Anna Lizzie, famosa ballerina del Teatro Reale Danese e sua insegnante. All’epoca nella sede del San Miguel Club, nel centro di Varazze, diretta da Franco Rebagliati.

Con lei fino alla terza superiore, quando la ballerina scomparve. “A quel punto mia mamma, lungimirante, decise di prendere in mano la situazione con la direzione della scuola, perché io ero ancora minorenne, tra i quindici e sedici anni – racconta a IVG – così ho iniziato affiancata da Maurizia Lettere, insegnante di Genova con esperienza”.

A giugno, il panorama che si vede da quassù, è ancora più bello. Ci ascolta composta anche Odette, la micia bianca e nera, che porta il nome romantico della principessa del Lago dei Cigni.

Ora entriamo là dove ha preso il via una lunga avventura per Giovanna Badano che crea una scuola di danza in quella che, prima, era la falegnameria del padre. Concorsi, importanti partecipazioni, premi, incontri con i più grandi ballerini. Tutù e degas: il tulle che ricorda i confetti nelle bomboniere. Sono appesi in ordine, pronti per essere indossati nel giorno del grande saggio, il Gala dei quarant’anni. Lunedì sera alle 21 al teatro Chiabrera di Savona. Una serata che Giovanna descrive come “particolare e stupenda, dove la Danza e la Musica si vestiranno di Emozione”.

“Spero, oltre alla didattica, in questi lunghi anni di aver lasciato anche un buon insegnamento per la vita, ai miei ragazzi”. La danza classica è un’arte, una disciplina che lascia una traccia importante che non ti abbandona. “Ti insegna ad andare sempre avanti, a superare difficoltà, anche il dolore” sottolinea.

Stanno per entrare le piccole ballerine. In ordine e precise. Il body verde scuro, i capelli perfettamente raccolti nello chignon. Questione di minuti e si inizierà la lezione.

Questo è un posto magico dove salire sulle “punte” é una sensazione che non si spiega. Alcune ballerine, le tengono per sempre: così, consumate dalla fatica, perché “parlano” a lungo di momenti bellissimi in cui si riesce, come farfalle, a volare. Per il tempo di un brano.

Giovanna si muove tra questi allievi alla sbarra: c’è anche un piccolo ballerino. Il tono è dolce, ma deciso. Emozionata per il traguardo importante che culminerà con il Gala di dopodomani per questi “primi” quarant’anni: “Dobbiamo andare avanti ancora” aggiunge sorridendo.

Il palcoscenico, il brivido del sipario che si apre e le luci che abbagliano. La danza è così, te la porti dentro. Per tutta la vita.

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