La Serie A ha disertato la domenica pomeriggio. Uno spazio temporale al quale è rimasto fedele il calcio locale che, man mano, sta recuperando, anche forse grazie a una grande esposizione mediatica, la passione di molti. A questo, si aggiunge sicuramente anche l’effetto lockdown e chiusure, che ha accresciuto la voglia di stare insieme e all’aperto. Ricorrendo a una frase fatta, una cosa la si apprezza di più quando se ne viene privati.
Ecco dunque che il calcio provinciale comincia a ripopolarsi di giovani che tifano per le realtà del loro paese. In alcuni casi, i sostenitori del football nostrano si sono uniti creando veri e propri gruppi. Se la tifoseria dell’Albenga non è una novità così come quella del Savona, spiccano i supporter di Carcarese e Albissole, che hanno contribuito a spingere le loro squadre alla vittoria del campionato. Anche a Spotorno il gruppo “Drunkerz” ha accompagnato la squadra durante la prima vera stagione dalla rinascita. Sempre in Seconda Categoria, i Roman Bridge Warriors sono la colonna sonora delle partite della Rocchettese. Nel girone “B” di Prima Categoria, oltre al già citato Savona, il Quiliano&Valleggia ha potuto contare sul sostegno di tanti ragazzi del posto: i “Boys”, che domenica si sono “misurati” in una bella gara di tifo con gli ultras degli Striscioni.
“Dal 2017 ci stiamo impegnando per sostenere la squadra del nostro paese e gli amici che giocano – commenta il capo ultras Simone Landucci – mettiamo tutto l’impegno possibile, sia economico sia fisico. Siamo riusciti a coinvolgere molti ragazzi di Quiliano. Siamo partiti da bambini e ora sosteniamo la squadra in tanti. Gli ultras del Savona? Fa un bell’effetto confrontarsi con loro ed è divertente. Sono ovviamente più esperti e organizzati. Noi non siamo protagonisti, vogliamo aiutare i ragazzi sia in campo sia fuori”.