Celebrazioni

Il campus universitario di Savona festeggia 30 anni: “Piccola città, da sempre punto di riferimento per la formazione” fotogallery

"Riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo del territorio. Gli obiettivi futuri si basano su transizione ecologica, energetica e digitale"

Savona. “Una sorta di piccola città, da sempre punto di riferimento per la formazione nonché struttura d’eccellenza che riveste un ruolo fondamentale anche nello sviluppo del territorio, con nuovi ed importanti obiettivi per il futuro, basati in particolare su transizione ecologica, energetica e digitale“.

È questo il “ritratto” del Campus universitario di Savona, che oggi festeggia i suoi primi 30 anni. Era l’inizio di novembre del 1991 quando in quello spazio, per la prima volta, si tenne una lezione del corso di laurea in ingegneria.

E a distanza di 30 anni è arrivato il tempo delle celebrazioni, con l’evento “1991-2021: 30 anni di Università a Savona”, occasione per ripercorrere la storia del polo universitario savonese, dall’origine fino a oggi, con uno sguardo al futuro.

Ad aprire la mattinata di confronto in occasione del trentennale, organizzata dall’Università di Genova e dalla Fondazione De Mari, è stato il presidente della Fondazione De Mari, Luciano Pasquale. A seguire, gli interventi del Magnifico Rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino (ex studente del Campus stesso), del delegato del Rettore per il Campus di Savona, Marco Testa, e del Prorettore alla formazione dell’Università di Genova, Claudio Carmeli. A chiudere l’evento una tavola rotonda sull’ecosistema dell’innovazione a Savona, alla presenza di diversi rappresentanti del mondo della ricerca e delle aziende.

“Negli anni qui sono stati sviluppati progetti che hanno portato innovazione e alta formazione a Savona: è stato davvero un trentennio di grande livello quello che l’università ha proposto qui. Il campus è una piccola città composta da circa 2000-2500 persone, un distretto urbano che può prestarsi a sperimentazioni e può essere un modello di nuove modalità di gestione energetica e ambientale. Le sfide ora sono legate proprio alla sostenibilità e alla transizione ambientale ed energetica“, ha esordito il Magnifico Rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino.

“Mi fa tanto piacere oggi vedere i colleghi che in questi 30 anni hanno contribuito alla crescita sociale ed economica del Campus. La Liguria è molto complicata dal punto di vista infrastrutturale per questo si è pensato di decentralizzare l’università. È per questo che sono nati corsi anche a Savona e ad Imperia, oltre a Genova. Questa era una cittadella militare che è presto diventata una cittadella per studenti“, ha proseguito addentrandosi nella storia del Campus.

“Nel 1991 è nato il primo corso, quello di ingegneria, con un percorso completo, – ha aggiunto ancora. – Nel 1993 hanno preso forma economia e gestione dei servizi turistici, nel ’96 ingegneria gestionale, nel’ 99 riabilitazione dei disordini muscolo scheletrici, nel 2001 scienze della comunicazione, nel 2013 scienze motorie, nel 2015 Digital humanities e Energy engineering, nel 2017 Natural risk management. Infine nel 2018 ingegneria meccanica e valorizzazione dei territori e turismo sostenibile“.

Regione Liguria è un attore fondamentale per facilitare l’incremento delle infrastrutture, in particolare sostenibili, del Campus grazie ai suoi finanziamenti. Nel 2014 infatti si è sviluppata la rete energetica per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e nel 2017 è sorto il primo edificio a zero emissioni all’interno del Campus”, ha concluso Delfino.

A seguire, le parole del delegato del Rettore per il Campus di Savona, Marco Testa: “Questa è una struttura che ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo del territorio. È un punto di riferimento per la formazione. Al momento abbiamo 2021 studenti, un numero significativo: abbiamo un’area della comunicazione, scienze motorie, ingegneria, il nucleo storico da cui è nato il campus, infermieristica e diverse lauree magistrali. Nel tempo, ci sono stati molti tentativi di integrazione e collaborazione con la città, ed ora l’obiettivo è di svilupparli sempre di più di più. Il mio desiderio per il futuro è che il campus diventi sostenibile al 100%, con grande incremento del verde e presenza studentesca, ed una forte e ancor maggiore integrazione con il territorio“.

Quindi, parola a Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari: “Verso la fine degli anni ’80 si sono formati i primi presupposti per la fondazione del Campus, guidati dalla necessità di creare un centro di formazione universitaria a Savona. La scelta dei corsi si è basata sulle realtà produttive e industriali del territorio, per questo troviamo ingegneria come uno dei primi corsi. Prima della formazione del Campus, in questi spazi, alloggiavano i militari e alcuni profughi. L’università, dalla sua nascita, ha iniziato a rafforzarsi e ad avere una competizione sempre più forte nei confronti degli atenei di tutta Italia“.

E all’evento di celebrazione dei 30 anni del Campus ha preso parte anche (prima uscita ufficiale in veste di primo cittadino) il neo sindaco di Savona Marco Russo, che ha affermato: “Si tratta della mia prima uscita e farla qui, al Campus, lo ritengo davvero significativo. Sono convinto che il Campus sia una delle chiavi di volta dello sviluppo della nostra Città. Abbiamo sviluppato idee e proposte per integrarlo ancora di più nel tessuto cittadino”.

Queste, invece, le parole dell’assessore regionale Ilaria Cavo: “E’ una giornata importante per Savona e per tutto il sistema imprenditoriale formativo savonese. Stiamo parlando di una realtà che ha il suo cuore nella proposta universitaria, ma che, attorno ai corsi aumentati negli anni con gli studenti, ha saputo aggregare varie spinte ed esigenze arrivate dal territorio. Regione Liguria ha accompagnato in vario modo e a vario titolo negli anni questo percorso, sostenendo ovviamente l’Università, supportando anche l’infrastruttura con i fondi FSC che hanno contribuito alla riqualificazione energetica degli edifici del Campus e dando sostegno ad una realtà come l’ITS che non è separata, ma che a Savona cresce e si sviluppa proprio affianco dell’Università, non in alternanza, ma in sinergia”.

“Il Campus realizzato – ha proseguito –  è stato un percorso che ha saputo cambiare nel tempo come è risultato ben chiaro dagli interventi di oggi. Questa realtà è stata da stimolo anche per la revisione e l’innovazione di alcune figure del repertorio delle professioni come quella dell’avvisatore di cetacei che, sollecitata dalla fondazione Cima, è stata innovativa a livello nazionale. Ora parliamo di un’istituzione che a livello formativo ha tre gambe: quella ingegneristica, quella legata alla parte più umanistica con la formazione nel settore della comunicazione e quella più vicina alle discipline sportive, ma che avrà necessità di cambiare ancora e di essere accompagnata nella sfida che ha come cuore una delle tematiche più attuali: quella dell’efficientamento energetico. Le aziende che partecipano a questa esperienza, le startup e tutto il mondo imprenditoriale che fa riferimento a questo Campus, sono stati e potranno continuare a essere un riferimento anche di raccolta di fabbisogni formativi a vario livello per le sfide che avremo davanti insieme, dalla nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo al Pnrr e all’internazionalizzazione”. 

L’impegno di Regione verso il Campus dunque non si ferma.

“Regione Liguria – ha concluso Ilaria Cavo – sarà presente e al fianco dell’Università, delle istituzioni locali, superati questi trent’anni, per dare un futuro agli studenti che frequenteranno il Campus: dagli universitari agli iscritti dell’Its, a chi si vorrà specializzare nei prossimi master che Regione vorrà a sostenere qualora concordati con le aziende”.

Anche la Provincia di Savona ha partecipato alla giornata delle celebrazioni per i 30 anni di Università a Savona.

Il presidente della Provincia Olivieri ha avuto il piacere e l’onore di essere presente a questo evento rinnovando la personale e istituzionale adesione al ‘Progetto del Campus’: fin dall’inizio si è dimostrato un progetto dalle enormi potenzialità e oggi si può festeggiare il grande successo raggiunto: “Sono veramente felice di aver preso parte a queste celebrazioni. Il Campus Universitario è per Savona e tutto il Territorio provinciale un motivo di orgoglio. – dichiara il Presidente Olivieri – Tutti gli attori che hanno preso parte alla realizzazione del “Progetto del Campus” possono sentirsi fieri di aver creduto con lungimiranza nel futuro. Il futuro dei giovani offrendo loro una didattica di qualità, e il futuro del mondo imprenditoriale offrendo alle aziende gli spazi per sperimentare e innovare. Due mondi che si intersecano e vivono delle reciproche influenze allo scopo di ottenere le massime competenze”.

“La Provincia di Savona è fin dall’inizio tra gli Enti e le Istituzioni promotrici di questo Progetto: la mia presenza oggi vuole ribadire il sostegno all’Università di Savona, luogo di indiscutibile pregio. Il Campus ospita l’Università con le sue Facoltà, spazi formativi ma anche quelli di accoglienza e di svago con le strutture sportive e un’eccellenza internazionale come la Fondazione CIMA – leader nella prevenzione e gestione delle emergenze atmosferiche argomento quanto mai attuale in questo tempo – di cui Provincia ha onore, insieme a Università di Genova, Regione Liguria e Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, di essere parte.  Gli sforzi e gli investimenti di questi 30 anni identificano il Campus come luogo di conoscenza, formazione e innovazione imprenditoriale. Savona e tutto il Territorio possono beneficiare e celebrare i risultati raggiunti, pensando anche a grandi progetti per il futuro. Tanti Auguri “Università di Savona” ha concluso Olivieri.

Nato nell’area dell’ex caserma Bligny, il campus universitario è stato allo stesso tempo un traguardo e un nuovo inizio per la comunità savonese. Al posto di filo spinato, alte mura e rigide regole militari è nato un fervente e innovativo spazio aperto al mondo, oggi consolidata eccellenza nel panorama universitario italiano. Da sempre proiettato verso l’innovazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico, il campus è sia sede didattica di primo piano sia incubatore di start up e aziende di successo con una spiccata propensione al mondo IT e green. Ospita tra i 2000 ed i 2500 studenti all’anno e nella sua conformazione ricorda molto i campus all’americana, un microcosmo dove gli studenti possono passare dalle aule al mondo del lavoro, in un circolo virtuoso di competenze e professionalità.

Nel Campus oggi 12 aziende condividono gli spazi al fianco degli studenti, in un costante e reciproco rapporto di crescita. Una scommessa vinta, anche per tutti quelli che fin da subito hanno creduto nelle potenzialità di questo progetto.

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