Effimero

Open day con AstraZeneca o J&J, in una settimana 6mila disdette in Liguria

A influire il caso di Camilla Canepa ma anche la data del richiamo dopo Pfizer o Moderna. Intanto l'Ema ribadisce: "AstraZeneca autorizzato per tutti"

vaccino covid

Liguria. Se non è una “grande fuga”, poco ci manca. Sono circa 6mila le persone che, per varie ragioni, hanno cancellato la loro prenotazione dall’open day online organizzato dalla Regione Liguria per tutti i maggiorenni intenzionati a vaccinarsi con AstraZeneca o Johnson & Johnson. Opportunità che da venerdì scorso non esiste più in seguito alle decisioni del Governo scaturite dalla morte della 18enne ligure Camilla Canepa, che proprio a quell’open day si era iscritta per poter ricevere una dose AstraZeneca.

Secondo i dati forniti da Liguria Digitale il picco massimo complessivo per entrambe le tornate è stato di 44mila prenotazioni, pressoché tutte quelle possibili secondo le scorte messe a disposizione. Numero che progressivamente è sceso fino a 38mila (inclusi coloro che sono già stati vaccinati) e che probabilmente scenderà ancora nei prossimi giorni, visto che sul portale prenotovaccino.regione.liguria.it è ancora possibile accedere esclusivamente per annullare il proprio appuntamento.

Il timore più o meno giustificato per questo tipo di vaccini, infatti, non è l’unica causa che spinge a fare un passo indietro. La Regione ha garantito che le persone prenotate per ricevere la prima dose di AstraZeneca o Johnson & Johnson (si tratterebbe di circa 2.500 persone) saranno vaccinate con Pfizer o Moderna senza perdere la data acquisita, ma nonostante questo continuano a fioccare le rinunce, vuoi perché la comunicazione da alcuni non è stata recepita, vuoi perché alcuni si troverebbero a fare il richiamo durante le vacanze.

Già nei giorni scorsi, comunque, erano state centinaia e poi migliaia le disdette dopo la notizia del ricovero in gravissime condizioni della ragazza di Sestri Levante, alimentate dalla contemporanea apertura delle prenotazioni con Pfizer e Moderna per tutte le fasce d’età, circostanza che ha indotto diversi giovani e meno giovani a ripiegare su questi preparati percepiti come meno rischiosi (e confermati come tali anche dal Comitato tecnico scientifico).

Sono invece circa 23.500 i volontari over 18 che hanno ricevuto la prima dose AstraZeneca e che, secondo le nuove indicazioni del ministro Speranza e dei suoi collaboratori, faranno il richiamo con un vaccino a mRna. Per tutti loro la data in cui ripresentarsi resta quella indicata al momento della prenotazione: 12 settimane dopo la prima iniezione, con possibilità di anticipare fino a 8 settimane a discrezione degli hub (cosa che sta effettivamente succedendo in alcuni casi con l’obiettivo di compattare le agende e accorciare i tempi della campagna di vaccinazione).

Nel frattempo, mentre le Regioni vanno in ordine sparso su Johnson & Johnson (la Liguria ha deciso di escluderlo sotto i 60 anni interpretando in senso restrittivo le raccomandazioni del Cts che però non evidenzia rischi di eventi trombotici), l’Ema in una nota puntualizza che il vaccino AstraZeneca “resta autorizzato per tutta la popolazione” riferendosi alla “disinformazione” scaturita da una dichiarazione di un loro esperto mal interpretata e pubblicata su un quotidiano.

“La posizione dell’Ema è chiara: il rapporto rischi-benefici è positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione”. Per l’Agenzia europea dei medicinali sono validi tutti i quattro i vaccini anti Covid-19 approvati in Europa: non c’è quindi alcun dietro-front su AstraZeneca da parte dell’ente regolatorio europeo, ha detto all’Ansa il coordinatore della task force vaccini dell’Ema, Marco Cavaleri.

I dati sul rapporto rischi-benefici sono positivi anche per l’altro vaccino a vettore virale, Johnson & Johnson, e per i due vaccini basati sulla tecnologia dell’Rna messaggero, ossia quelli di Moderna e Pfizer. È in corso, poi, lo studio clinico del vaccino dell’azienda Curevac, con sede in Germania, che potrebbe arrivare all’esame dell’Ema verso fine estate: per l’Europa potrebbe diventare il quinto vaccino anti Covid e il terzo a mRna.

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