Sintomi e rischi

Covid, Bassetti: “La variante Delta deve essere l’incentivo estivo a vaccinarsi”

L'infettivologo auspica per l'autunno di arrivare a un'immunità di gregge del 90% fra la popolazione tra i 12 e i 100 anni

virus coronavirus Covid

Liguria. La variante indiana o Delta? E’ più contagiosa del 60% rispetto alle altre varianti Covid e può dar vita a sintomi abbastanza gravi. A spiegare caratteriste e rischi della variante che preoccupa gli esperti in vista dell’autunno è il direttore del reparto di malattie infettive del San Martino Matteo Bassetti.

“In genere i sintomi sembrano un po’ più forti – spiega Bassetti – ma questo probabilmente accade perché colpisce di più i giovani. Sono sintomi che hanno un’evoluzione anche più rapida. Ma questo dipende dalla reattività del sistema immunitario. Che negli anziani è più lenta. La malattia che si sviluppa dopo il contagio con la variante Delta ha un esordio tendenzialmente più acuto”.

“Al momento non ci però sono evidenze” che sia più letale. “I pochi casi che si sono avuti nei Paesi sviluppati come l’Italia non autorizzano a conclusioni sulla letalità. Certamente non si può prendere come riferimento l’India. I sistemi sanitari occidentali sono molto più organizzati”.

La soluzione resta il vaccino: “la variante Delta è coperta da tutti i tipi di vaccino utilizzati in Italia. Assicurano una difesa almeno del 90% contro l’ospedalizzazione e soprattutto contro i decessi. Naturalmente, non si può escludere qualche eccezione. Per questo motivo non mi stanco di ripetere che occorre ancora vigilare, sequenziare di più e che bisogna tendere a un’immunità di gregge almeno dell’80%” dice il professore che auspica per l’autunno di arrivare a un’immunità di gregge del 90% fra la popolazione tra i 12 e i 100 anni.

“Per respingere la variante indiana – conclude deciso Bassetti – dobbiamo vaccinarci. La variante deve rappresentare l’incentivo estivo alla vaccinazione. Il migliore spot per i vaccini”.

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