Savona. Slogan, cartelli e tanta rabbia nella voce dei bar, ristoranti e pubblici esercizi savonesi nel corso della protesta in corso in piazza Mameli a Savona. Diverse categorie colpite dalle restrizioni e limitazioni imposte dall’ultimo Dpcm si sono riunite per dire No alle misure previste per contenere i contagi: “Siamo incazzati neri…” hanno detto senza mezzi termini.
Almeno 200 i manifestanti: “Liberta” e “Lavoro” sono state le altre parole d’ordine urlate con forza nella piazza savonese. Preoccupazione e frustrazione dipinte nei volti, percepite nonostante la mascherina.
Numerosi gli interventi che hanno caratterizzato la protesta: “Basta con il terrorismo mediatico, basta con le chiusure totali, siamo stanchi di questa presa in giro: abbiamo avuto riduzioni del 50% di fatturato, abbiamo fatto uno sforzo enorme per sanificazione, iginizzazione dei locali, rispetto dei protocolli di sicurezza e ora ci troviamo con la prospettiva di chiudere… E’ inaccettabile” affermano molti ristoratori e pubblici esercizi.
“Solo bar e ristoranti provocano assembramenti? E solo a cena? A pranzo no? Siamo solo noi gli untori?”. Queste le domande provocatorie raccolte dai manifestanti.
Infine, l’annuncio choc per proseguire la protesta nei prossimi giorni: “Siamo pronti a riaprire i nostri locali in orario serale, anche se non c’è nessun cliente o gente in giro…”.
Nell’ambito della manifestazione non sono mancati momenti di tensione per la presenza di un persona che ha inveito contro gli organizzatori della protesta, che è stato fatto poi allontanare prima che la situazione potesse creare problemi di ordine pubblico. L’uomo, che ha perso la moglie per il Covid, si è “scagliato” verso i manifestanti per ribadire la necessità primaria di contenere il virus ad ogni costo.
LA DIRETTA DI IVG.IT: