Ecosistema urbano

A Savona crescono differenziata e uso di mezzi pubblici, ma si disperde un litro d’acqua su tre: i dati di Legambiente

Differenziata in aumento, ma cresce la produzione procapite di rifiuti per abitante all'anno passando da 509,7 chili a 544,1

savona vista panoramica

Liguria. È iniziata questa mattina la prima giornata del congresso regionale di Legambiente Liguria che proseguirà domani, sabato 9 novembre, sempre ai Giardini Luzzati e anticipa il congresso nazionale di Legambiente, che si svolgerà a Napoli dal 22 al 24 novembre.

Durante la mattinata sono stati presentati agli studenti delle classi terza e quinta degli istituti Marsano e nautico San Giorgio i risultati del progetto nazionale, Volontari per Natura che ha promosso il volontariato con approccio scientifico sui temi della qualità dell’aria e dell’acqua, sulla biodiversità, l’illegalità ambientale e i beni culturali, favorendo la partecipazione alle campagne di monitoraggio ambientale.

“In Liguria il progetto Volontari per Natura ha avuto un buon riscontro – spiega Alice Micchini responsabile scientifica del progetto per l’associazione ambientalista – hanno partecipato agli Infoday per le scuole 50 classi per un totale di un migliaio di studenti e 80 insegnanti. Molti anche gli incontri formativi realizzati nelle scuole e le attività di campo come pulizia spiagge, gite sull’acquedotto storico, visita al Treno Verde”.

La seconda parte della mattinata è stata invece dedicata alla presentazione dei dati nazionali e liguri di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente, giunto alla ventiseiesima edizione, realizzato con il contributo scientifico di Ambiente Italia e la collaborazione editoriale de “Il Sole 24 ore” che analizza la qualità e le performance ambientali dei comuni capoluogo.

Nazionalmente, i dati che emergono non sono confortanti: “Le emergenze che c’erano nel 1993 sono le stesse di oggi – spiega Mirko Laurenti responsabile del rapporto per Legambiente – l’aria nelle nostre città resta irrespirabile: più della metà delle città italiane monitorate non rispetta tutti i limiti di legge della qualità dell’aria; l’auto privata è padrona delle città con 64 auto ogni 100 abitanti con un servizio di trasporto pubblico locale che resta sostanzialmente fermo quasi ovunque”.

“La produzione procapite di rifiuti continua a salire – continua Laurenti – attestandosi nel 2018 a quasi 537 chili procapite all’anno, la nota positiva riguarda, invece, la raccolta differenziata che è arrivata ad una media nazionale che oggi sfiora il 55 per cento. Ci sono, però anche città che si impegnano nella mobilità dolce, come Lucca, Venezia, Pesaro e Reggio Emilia”.

Per quanto riguarda i dati riferiti alla Liguria, Legambiente Liguria ha effettuato un’elaborazione sugli ultimi sei anni di dati disponibili nel rapporto Ecosistema Urbano (2013-2018) e quello che emerge è preoccupante: “Le polveri sottili Pm10 tornano a salire negli ultimi due anni – spiega Santo Grammatico, presidente dell’associazione ambientalista – La diminuzione del biossido di azoto è troppo lenta e la situazione nei comuni capoluogo per i rifiuti è disastrosa, per tutti tranne che per La Spezia”.

Per quanto riguarda i rifiuti, Genova passa da 534,0 chili prodotti per abitante all’anno nel 2013 a 486,5 nel 2018, La Spezia da 511,5 a 488,2 migliorando questo indicatore. Per quanto riguarda la raccolta differenziata La Spezia è balzata dal 36,4 per cento al 67,4 per cento mentre Genova è ferma al 33,3 per cento. Savona pur migliorando la raccolta differenziata passando dal 23,8 per cento al 42,4 per cento ha visto aumentare la produzione procapite di rifiuti per abitante all’anno passando da 509,7 chili a 544,1; così come Imperia è passata dallo stesso valore di raccolta differenziata savonese, nel 2013, del 23,8 per cento ma con una produzione di rifiuti di 483,2 chili ad una raccolta differenziata del 35,2 per cento e una produzione rifiuti pari a 531,5 chili.

Per quanto riguarda la dispersione di acqua della rete: Genova nel 2014 disperdeva il 27,5 per cento e oggi si è arrivati al 38,8 per cento. Un litro d’acqua su tre si perde nella rete. Savona 31,1 per cento, Imperia 30,5 per cento. Alla Spezia il dato più eclatante con il 52 per cento.

Sul trasporto pubblico locale si registra l’incremento del servizio fornito dal comune di Savona che ha portato ad un aumento dei passeggeri passando dai 58 viaggi/abitante/anno del 2013 ai 70 del 2018. La Spezia ha mantenuto la stessa offerta di trasporto pubblico e l’incremento è stato da 134 a 142 viaggi/abitante/anno. Il dato di Imperia rimane costante sia per l’offerta di trasporto pubblico che per i passeggeri trasportati, mentre Genova introduce un nuovo fattore di calcolo nel conteggio dei passeggeri trasportati (indice di interscambio) che rende per quest’anno impossibile un confronto con gli anni precedenti. L’offerta di trasporto pubblico ai cittadini invece rimane sostanzialmente ferma: da 45 chilometri/ab/anno a 47.

Per quanto riguarda l’incidentalità stradale (il dato è a livello provinciale fonte ACI/ISTAT 2018) vede la provincia di Genova tra le più pericolose in Italia seconda solo a Bergamo con un numero di morti e feriti in incidenti stradali ogni mille abitanti di 9,4 per Genova, Savona 7,4, La Spezia 7,0, Imperia 6,5.

Il congresso regionale proseguirà domani, sabato 9 novembre: la mattinata sarà dedicata al confronto e al dibattito. Dalle 9.30 ci si potrà iscrivere per partecipare alle quattro “piazze tematiche” dedicate a “Economia circolare”, “Ecocittà”, “Educazione ambientale”, “Aree tutelate”. Seguirà dalle 14.30 il dibattito in plenaria e alle 16 il direttore di Legambiente Liguria, Federico Borromeo, terrà l’intervento conclusivo. Il congresso si concluderà con la votazione dei documenti congressuali regionale e nazionale e alle 17 con la convocazione dell’assemblea regionale dei soci per eleggere cariche sociali con le votazioni dei delegati al congresso nazionale.

Il congresso è aperto alla cittadinanza e l’ingresso è libero.

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