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Pesca, Bagnasco (FI) chiede nuove regole: “Rivedere il fermo biologico in riferimento alle specie liguri”

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Genova. “E’ urgente e necessario fare nuove proposte per cambiare le regole del fermo biologico. Il settore ittico ligure versa in una situazione insostenibile di difficoltà”. Il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Bagnasco ha raccolto le preoccupazioni del presidente della cooperativa Armatori Motopescherecci di Santa Margherita Ligure e di tutto il comparto ittico circa la situazione della difficile situazione della pesca in Liguria e ha chiesto alla Regione di intervenire per proporre nuove regole in tema di fermo biologico che preveda un distinzione tra i vari mari italiani.

“Andrebbe considerata la specificità del nostro pescato, rispettati i diversi tempi di riproduzione delle varie specie e, non da ultimo, la diversa modalità di intervento dei professionisti che operano nel Mar Tirreno rispetto a quelli del Mar Adriatico – dice Bagnasco – Bisogna cambiare le regole e fare una proposta forte in Europa. Fino ad ora da parte della Regione solo chiacchiere e inutili ‘gite in barca’ fatte dall’allora assessore Briano con i pescatori. Non mi risulta, però, che Briano abbia fatto poi nulla di concreto al riguardo ed è quasi un anno che siede al parlamento europeo di Bruxelles, dove forte dovrebbe far giungere la voce dei pescatori liguri”.

Il consigliere Bagnasco ha intenzione di intervenire: “Presenterò l’ennesima interrogazione urgente in consiglio regionale affinché la Regione Liguria, che continua ad ignorare le richieste dei pescatori professionisti liguri e non è mai intervenuta a sostegno di questo comparto di eccellenza per la nostra economia, chieda la cancellazione del fermo biologico così com’è previsto attualmente in Liguria. E’ urgente e necessario avviare subito un tavolo di consultazione con gli armatori dei pescherecci e tutti i rappresentanti del settore per trovare insieme le regole giuste da proporre all’Europa per consentire che la pesca nella nostra Regione ritorni ad essere un fulcro di sviluppo e di sostegno nel sistema produttivo”.

“Inoltre – conclude Bagnasco – farò precisa richiesta per istituire un calendario annuale per la stagione di pesca. Condivido completamente, infatti, la proposta che viene direttamente dai professionisti del settore che hanno necessità sia di sapere in anticipo i periodi di attività per una migliore programmazione del lavoro annuale con una conseguente razionalizzazione dei costi, sia la ragionevole esigenza di far coincidere le uscite in mare ai periodi di maggiore affluenza turistica, quando è maggiore la richiesta del prodotto ittico da parte degli operatori alberghieri e dei ristoratori”.

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