Cronaca

Albenga, bimbo disabile. Lettera dei genitori: “Trovate un’altra scuola per nostro figlio”

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Albenga. Una lettera aperta indirizzata all’Ufficio Tecnico e alla Pubblica istruzione del Comune di Albenga, ai Servizi Sociali, al provveditorato agli studi di Savona e alla Direzione didattica della scuola. I genitori del bimbo disabile di 8 anni rimasto bloccato sul sovra-scala il 2 dicembre scorso e che ora, con l’impianto non sicuro, non può più andare a scuola, chiedono di poter cambiare istituto e trovare una scuola che non presenti barriere architettoniche per il figlio.

“Avevamo già più volte segnalato il malfunzionamento e la non idoneità dell’apparecchio sia al Dirigente scolastico che al Sindaco di Albenga (e all’ufficio tecnico Geom. Marchese), ma non abbiamo ricevuto risposte esaurienti o provvedimenti. Se l’impianto è a norma come mai si ferma? Come mai a volte non parte? Come mai la sbarra di protezione spesso cade e va in testa a chi aiuta nostro figlio? Come mai la pedana è talmente piccola che la carrozzina “da bambino” ci sta a malapena e non ammette nessun errore di manovra? Come mai l’apparecchio in caso di malfunzionamento non ritorna in sede in modo almeno meccanico così da far scendere il bambino? Come mai il povero bidello deve accompagnare l’apparecchio in modo manuale perché il telecomando non funziona? Così il bidello rischia di inciampare dovendo accompagnare passo-passo l’apparecchio, che è lentissimo e va a rilento…” scrivono i genitori, spiegando la difficile situazione del sovra-scala della scuola di via degli Orti.

“Per tutto questo e per il pericolo di caduta che per un bambino con la distrofia muscolare di Duchenne potrebbe avere severe e gravi conseguenze, vi informiamo che nostro figlio non frequenterà più tale Istituto almeno finché non avrà più il fondato timore di rimanere sospeso a mezz’aria o di cadere giù dalle scale. Chiediamo formalmente la sostituzione del servoscala che non è affidabile, è vecchio e bastano due gocce d’acqua e non va più. E’ a norma ???” proseguono.

“La non frequenza della scuola è a nostro parere da attribuirsi a una grave forma di non accoglimento e di disinteresse per un bambino intelligente e volenteroso che desidera andare a scuola come gli altri. Se proprio non potete (o non volete) sostituire il servoscala vi chiediamo se il bambino può frequentare un’altra scuola senza barriere”.

“Nostro figlio non è un pacco, ma un bambino di soli 8 anni e ora sta vivendo e capendo come le esigenze di un singolo non sono accolte e la disabilità dà fastidio a molti. Il Comune di Albenga dispone certamente dei fondi per un nuovo servoscala, che certamente servirà ad altri disabili negli anni a venire.. ma certo, Francesco non è una persona importante (secondo il vostro parere) e i soldi vanno spesi per altro”.

“Precisiamo al Comune di Albenga, che forse non è stato bene informato dalla scuola, che nostro figlio che frequentava la scuola Carenda non ha lasciato l’istituto per problemi dei genitori o per un capriccio, ma ha cambiato scuola perché la carrozzina non entrava dalle porte dei bagni, perché la scuola si è lamentata di non avere un bidello a disposizione per far fare i bisogni di nostro figlio…In più in caso di parcheggio del pulmino la strada per entrare dal parcheggio interno era ricoperta di pietroline che non permettevano alla carrozzina elettrica di entrare”.

“Ora attendiamo risposte e provvedimenti per risolvere questa situazione” concludono i genitori.

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