Albenga. Lutto nell’albenganese per la scomparsa del piccolo “Francesco” (nome di fantasia), il bambino disabile che assieme ai genitori era stato protagonista di una lunga e dura battaglia per rendere agibile e funzionante l’ascensore delle scuole elementari di Albenga e consentirgli di andare a scuole come tutti gli altri bambini.
Una lunga querelle che si era conclusa solo nel gennaio 2016, quando la giunta albenganese diede via libera al progetto del nuovo ascensore esterno, al servizio delle aule al primo e secondo piano della scuola elementare don Umberto Barbera di via degli Orti.
La famiglia di Francesco, per motivi di salute del bambino, si era trasferita a Roma nella primavera del 2017. Il bambino era affetto da una alterazione genetica con ritardo dello sviluppo psicomotorio e muscolare, con un deficit di crescita di peso e di statura. Purtroppo Francesco è stato vittima di un attacco cardiaco e dopo due giorni di ricovero all’ospedale Bambin Gesù di Roma si è spento, alla sola età di 11 anni.
Molti gli albenganesi che ricordano la sua forza e la forza dei suoi genitori per garantire al figlio il diritto allo studio, negato per la presenza di barriere architettoniche. “Francesco”, infatti, con la sua carrozzina non poteva accedere alla sua classe e il montascale presente presso la scuola elementare era inadeguato per le carrozzine elettriche e a causa del cattivo funzionamento aveva costretto l’alunno disabile a trasferirsi temporaneamente alle scuole Paccini per poter frequentare le lezioni.
Da lì la battaglia estenuante dei genitori, fino all’intervento del Comune albenganese. La cittadina albenganese si era anche mobilitata per garantire al piccolo “Francesco” le giuste ore di sostegno in ambito scolastico e per sostenere le notevoli spese della famiglia per le cure del bambino disabile.
“Non dimenticheremo mai chi ci ha aiutato, quanti ci hanno sostenuto nella nostra battaglia e per dare una vita dignitosa a Francesco: era un bambino straordinario… Francesco è stato un vero eroe ed ha combattuto sempre con la forza della fede, con i suoi bellissimi occhi azzurri e un bel sorriso” racconta in lacrime la mamma.