Cronaca

Morte di Luisa Bonello, Francesco Zanardi consegna un memoriale in Procura fotogallery

suicidio via genova savona

Savona. Un memoriale che ricostruisce i rapporti tra Francesco Zanardi, la Rete l’Abuso e Luisa Bonello. E’ quello che, nella mattinata di oggi, Francesco Zanardi ha depositato in Procura a Savona. Un documento che secondo Zanardi potrebbe essere molto utile agli inquirenti che indagano sulla morte della Bonello (trovata senza vita nella sua casa in Valloria lo scorso 19 settembre).

Una morte che per gli inquirenti è da catalogare come suicidio, ma non secondo l’amico e collaboratore Zanardi che non crede a questa ricostruzione. E così, dopo essersi rivolto anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, il portavoce della Rete L’Abuso, della quale Luisa Bonello era collaboratrice, ha voluto eleborare anche un memoriale nel quale spiega perché la donna poteva essere considerata “scomoda”.

“È stato un lavoraccio: ho dovuto spulciare nei vari hard disk e nella documentazione cartacea – spiega Zanardi -. Il risultato sono state 11 pagine di sintesi e quasi 200 allegati, più le varie registrazioni audio. Ora tocca alla giustizia fare il suo corso”. Intanto domani sera il caso della dottoressa savonese dovrebbe tornare nella trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”.

Nell’inchiesta sulla morte di Luisa Bonello è rimasto coinvolto con l’accusa di circonvenzione d’incapace anche il dirigente della polizia postale di Savona, l’ispettore Alberto Bonvicini. Secondo la tesi della Procura il poliziotto avrebbe approfittato della fragilità della donna per farsi prestare ingenti somme di denaro.

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