Cronaca

Dissequestro centrale, i legali di Tirreno Power al lavoro sul “progetto” da presentare al gip: consegna attesa la prossima settimana

Paola Severino

Vado L. I legali di Tirreno Power, dopo settimane di lavoro, dovrebbero essere pronti a presentare l’istanza di dissequestro dei gruppi VL3 e VL4 della centrale termoelettrica di Vado Ligure. Una richiesta che, secondo indiscrezioni filtrate a palazzo di giustizia, dovrebbe essere depositata al gip Fiorenza Giorgi già la prossima settimana.

All’istanza, che è diversa da quella presentata nei giorni scorsi dai legali dell’azienda (nella quale si chiede l’autorizzazione ad un “esercizio temporaneo” dell’impianto finalizzato allo smaltimento del carbone stoccato nel carbonile), sta lavorando l’avvocato Paola Severino, ex Ministro della giustizia, al quale Tirreno Power ha affidato il coordinamento della sua difesa. La richiesta di dissequestro della centrale presuppone anche che venga presentato un vero e proprio “progetto” attraverso il quale siano illustrate le modalità con cui si intende far funzionare l’impianto ed effettuare i controlli sulle emissioni. Il gip Giorgi ha posto infatti dei paletti ben precisi nel suo dispositivo di sequestro per proporre la “via d’uscita” all’azienda.

Il giudice ha indicato in maniera molto precisa le “condizioni” da rispettare per ottenere il dissequestro: “ove Tirreno Power provvedesse all’installazione di un sistema di controllo adeguato, da calibrare e monitorare ad opera di uno o più tecnici nominati da questo Giudice, ai quali andrebbe affidato anche il compito di accertare, attraverso i controlli giornalieri dello SME, che i gruppi a carbone VL3 e VL4 siano gestiti in modo da mantenere le emissioni nei limiti delle MTD, potrà provvedersi al dissequestro dei detti impianti”. Ora l’azienda sembra essere pronta a presentare un progetto di gestione della centrale che segua tutte le indicazioni del tribunale (installazione dello SME, tarato da un perito del giudice, per il controllo delle emissioni) per farla ripartire diminuendone il più possibile l’impatto ambientale.

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