Forno crematorio, Comitato del No e gruppo “E’ Albenga”: “Aggressione verbale della maggioranza”

forno crematorio, il comitato contro Robello

Albenga. Dopo il burrascoso incontro di ieri sera il Comitato territoriale che si batte contro la realizzazione del forno crematorio nella Piana ingauna ha inviato una lettera al sindaco Rosy Guarnieri dai toni duri, affermando: “Se è con sbeffeggiamenti e offese ai cittadini e ai Comitati che si pensa di imporre la realizzazione del forno crematorio, è stato commesso un grave errore e di quanto è accaduto ieri sera pretendiamo le sue scuse pubbliche, durante il Consiglio comunale di questa sera a nome dell’amministrazione”.

“Raramente i cittadini vengono chiamati per l’illustrazione di un progetto ambizioso e lodevole, importante per la città, come il Piano Regolatore Cimiteriale, e durante la prima esposizione vengono ingiuriati e additati quali “incapaci di comprendonio” come ha fatto l’assessore Robello De Filippis”.

“Ne prendano le distanze Lei, i colleghi dell’amministrazione e i consiglieri di maggioranza pubblicamente, ad evitare di far pensare che dietro il progetto del forno ci sia ben altro che la realizzazione di una opera di interesse pubblico. La strategia di convocarci per offenderci e costringerci ad abbandonare la seduta, è politicamente debole, e il nostro auspicio è che non sia stata scientemente studiata ad arte” scrive ancora il comitato al primo cittadino di Albenga.

“Ne rinneghi con dichiarazione ufficiale Lei a nome di tutta l’amministrazione, per conservare il diritto a rappresentare tutti i cittadini, anche quelli contrari a piani diabolici per imporre un’opera fatta passare per pubblica, ma palesemente a garanzia di interessi privatistici come il progetto del forno crematorio nella piana di Albenga che, più volte, è stato rigettato da tutti gli operatori economici e gran parte dei cittadini che hanno aderito alla sottoscrizione della petizione pubblica, che a breve potrebbe essere depositata”.

“Abbiamo ampiamente dimostrato di essere disponibili ad ascoltare l’illustrazione del Piano Regolatore Cimiteriale, partecipando numerosi ad una convocazione del sindaco, rispettosi del ruolo che rappresenta, nella speranza che il tutto fosse organizzato con le stesse modalità con le quali abbiamo ospitato a Lusignano mercoledì scorso le motivazioni della cittadina Rosy Guarnieri che ha mantenuto quasi costantemente la scena: non potevamo certo aspettarci che in questa occasione da parte del sindaco Rosy Guarnieri l’incontro fosse organizzato per impedirci anche di ascoltare, condividendo o no come da nostro diritto di cittadini, premesso che l’incontro era ad una voce sola senza possibilità di contraddittorio”.

“Rigettiamo senza se e senza ma l’ipotesi del forno crematorio, del quale ne chiediamo il ritiro definitivo prima ancora della presentazione delle firme raccolte: in questo modo, e solo in questo modo siamo disponibili ad una ripresa del dialogo e ad ascoltare, senza più insolenze nei nostri confronti, le parole di questa amministrazione e riconoscerne il ruolo di rappresentanza politica” conclude la missiva del Comitato.

Molti critici anche i consiglieri di minoranza Daniele Tealdi, Vittorio Varalli e Alberto Passino del gruppo “E’Albenga”: “Per l’ennesima volta la giunta Guarnieri da prova di arroganza ed incapacità. Arroganza nel rapportarsi con qualunque interlocutore, che sia l’opposizione, che sia un comitato di cittadini o che sia un qualunque altro soggetto ed incapacità nel gestire il contraddittorio ed il confronto oltre che nel gestire progetti e proposte” affermano.

“Si può essere a favore o contro l’installazione del forno crematorio sul territorio della Piana di Albenga ma quello che fa la differenza è la definizione di “rispetto”. Rispetto per l’altrui opinione e rispetto per i cittadini. Un progetto di grande impatto andrebbe condiviso preventivamente con il territorio. Ne andrebbero valutate opportunità e conseguenze sedendosi al tavolo con tutte le parti in causa senza preconcetti”.

“Invece questa maggioranza ha preferito – come sempre in questi anni – calare le decisioni dall’alto sulla testa della città. E come si è trovata a confrontarsi con pareri contrari e richieste di confronto ha reagito con le solite offese e aggressioni verbali”.

“Siamo più che sicuri che nell’incontro di Leca l’atteggiamento dei membri dell’amministrazione presenti sia stato volutamente provocatorio. La tattica è ampiamente collaudata durante i consigli comunali. In questa maniera si può sempre accusare l’interlocutore provocato e dileggiato di aver abbandonato l’incontro per sottrarsi al confronto”.
“La verità, molto triste, è che è questa amministrazione che si sottrae pervicacemente al confronto e al contraddittorio costruttivo ogniqualvolta non riesce a portare a compimento i propri progetti. Progetti che spesso si scontrano con i cittadini, con le varie categorie produttive e spesso che si scontrano con il buon senso. Progetti che con la crescita della città non hanno nulla a che vedere. Progetti che troppo spesso hanno a che vedere con gli interessi di poche persone” concludono i consiglieri di opposizione.

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