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Asilo nido “Piccolo Principe”, Progetto Alassio: “Fare chiarezza, disagi per le famiglie da oltre due anni”

Piera Olivieri

Alassio. “Occorre fare chiarezza e porre in atto tutti gli adempimenti per una pronta definizione della questione, compresa la vertenza legale in atto, per poter terminare i lavori definiti opere di interesse pubblico. Ormai da anni le molte famiglie sono obbligate a trasferire i loro figli nel plesso della frazione di Solva, se non addirittura nelle città limitrofe. Ad oggi è azzardato ipotizzare per quale data Villa Guyot sarà pronta”. Così il gruppo consiliare di minoranza “Progetto Alassio” a proposito dell’asilo nido “Piccolo Principe”.

“L’operazione di ampliamento promossa da palazzo civico nel 2010, con un finanziamento di 170 mila euro erogato dalla Regione Liguria, era nata sotto i peggiori auspici. I lavori di riqualificazione dell’edificio preesistente ed in particolare i lavori di ampliamento, oltre a quelli di adeguamento degli impianti elettrici e idrosanitari, come è noto sono stati sospesi in ottemperanza all’ordinanza del Tar Liguria del nei primi mesi del 2011. Ad oggi la struttura di villa Guyot, sita in corso Europa, è chiusa da oltre due anni”.

“La Procura della Repubblica di Savona ha avviato le indagini ed ad alcune persone sono stati inviati gli avvisi di garanzia, con iscrizione nel registro degli indagati, a quanto sembrerebbe, di un ex ed attuale amministratore pubblico e di un funzionario comunale. Il processo si apre oggi in Tribunale a Savona, secondo l’accusa l’amministrazione comunale avrebbe autorizzato la riqualificazione nonostante il progetto fosse in contrasto col piano regolatore”.

Sono queste le motivazioni che hanno spinto il gruppo consigliare ad effettuare, sulla base di quanto previsto dal regolamento del Consiglio comunale di Alassio, la richiesta di “informazioni, accesso agli atti amministrativi e il rilascio di copie di atti e documenti” inerenti i lavori a Villa Guyot, a suo tempo approvati dalla giunta di centrodestra. Secondo quanto promesso nella presentazione del progetto, Marco Melgrati, sindaco in carica al momento del loro avvio, si sarebbe dovuto consegnare all’utenza cittadina una struttura ampliata con un sopraelevamento in grado di accogliere almeno otto bambini in più. L’inosservanza di alcune norme urbanistiche ha portato alla presentazione di un esposto, da parte dei vicini, ed al conseguente blocco dei lavori con un notevole danno alla cittadinanza ed all’utenza ed alle casse del Comune. Infatti i lavori che si sarebbero dovuti concludere in tempi brevi sono ancora fermi ed i bambini vengono dirottati nelle strutture delle Scuole dell’Infanzia decentrate nelle frazioni o addirittura presso Scuole di altre città. Questa soluzione, provoca, quotidianamente, disagi”.

“Tra le altre cose occorrerà verificare a chi è da imputare quanto accaduto, che ha causato danni al vicinato, notevoli disagi alle famiglie, sperpero di denaro pubblico; e quale sia stata o sarà la decisione adottata in merito dell’amministrazione comunale sull’eventuale “costituzione di parte civile” nei confronti dei responsabili e con quali motivazioni si farà o non si chiederà di risponderne personalmente in merito” conclude il gruppo di minoranza.

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