Savona. “Nella mia lunga esperienza fortunatamente non ricordo alcun episodio come questo proprio perchè non ce ne sono stati e spero che negli anni non avvengano altre tragedie come queste. L’incidente è avvenuto a 150 metri dalla costa quindi è chiaro che c’è stato qualcosa che non è andata bene”. A dirlo è il presidente dell’Autorità portuale di Savona Rino Canavese a tre giorni dal naufragio di Costa Concordia all’Isola del Giglio e diretta a Savona.
Canavese parla di “errore umano e non di non di un problema legato alla nave e alla sua sicurezza strutturale”. Sul comandante Francesco Schettino, che ha alle spalle 6 anni di esperienza in Costa e la cui posizione si aggrava di ora in ora in quanto è stato sottoposto a fermo, con l’accusa di omicidio colposo plurimo, disastro e abbandono della nave Canavese riferisce:”A volte proprio l’abitudine e la professionalità possono portare a fare delle leggerezze. Nel mondo dell’autorità portuale gli incidenti avvengono non per mancanza di programmazione ma per l’abitudine del lavoro degli operatori che non pensano al pericolo a cui possano andare in contro. E’ indubbio però che le crociere restano molto più sicure degli aerei e delle auto. Spero che possa prevalere il buon senso nelle persone, si è trattato di una fatalità”.
“Non sta a noi emettere condanne – prosegue Canavese – Ci saranno riscontri che faranno chiarezza. Gli uomini sbagliano è nella loro natura umana, a volte le conseguenze dei propri sbagli possono essere minori, a volte sono più molto gravi. Da questa esperienza bisognerà imparare qualcosa, in tema di rotte che devono essere seguite in maniera ferrea e le regole vanno rispettate”.
“A Pierluigi Foschi, amministratore delegato di Costa, va tutta la mia vicinanza sapendo i sacrifici che ha fatto in questi anni per portare al successo questa grande compagnia e credo che grazie alle sue capacità potrà superare questo momento critico” conclude Canavese.