Alassio. “La candidatura di Luca Villani a sindaco nasce nel segno più deleterio della spartizione partitica del potere, esattamente sulla linea di quella che è stata la gestione Melgrati, che in effetti è il vero beneficiario di questa candidatura debole”: queste le dure dichiarazioni rilasciate da Roberto Avogadro della lista “A come Alassio” e della coalizione che gareggerà contro il centrodestra a queste amministrative.
“Per tentare far quadrare le cose in casa Pdl si è messo le mani sulle disastratissime società comunali, non già per tentare di risollevarle, ma per sistemare alcune pedine utili alla candidatura – prosegue Avogadro – Così alla presidenza della SCA è stato riconfermato per tre anni Roberto Socco, con assoluto disprezzo di quello che potrebbe essere il parere della cittadinanza e di fatto impegnando la futura amministrazione che, se vorrà liberarsi di questo personaggio, come certamente lo vorrà, dovrà fare ricorso alle carte bollate. E pensare che la Commissione Bilancio del Comune di Alassio, presieduta dallo stesso Villani, aveva deliberato di rinnovare la carica a Socco solo per i mesi mancanti alle elezioni”.
“Questo testimonia una grande incoerenza e una assoluta mancanza di autonomia di Villani, ostaggio dei giochi di potere del PDL – dice ancora Avogadro – E la ciliegina sulla torta viene dalla ventilata nomina a presidente della Società Bagni di Mare (SBM), società che già aveva portato il segretario della Lega Nord di Alassio, Corrado Barbero, a essere iscritto nel registro degli indagati, di Patrizia Mordente, moglie di Sergio Coxe della Pro – Loco, quale prezzo da pagare per l’appoggio a Villani da parte del gruppo facente capo a Gianpaolo Fracchia. Non c’è che dire, un inizio promettente per chi si propone nel nome di un molto presunto rinnovamento, un inizio in cui l’invadenza della partitocrazia nelle scelte amministrative è assolutamente scandaloso. E gli Alassini pagano”.