Cronaca

Savona, morto dopo una lite in via Don Bosco: pm chiede l’archiviazione del caso

Savona. Era il novembre scorso quando Giovanni Episcopo, sposato e padre di due figli, mentre si trovava al lavoro in un cantiere di via Don Bosco a Savona, morì dopo una lite con un suo collega, l’operaio albanese Erjon Lupo. I due avevano discusso animatamente ed erano quasi venuti alle mani, i colleghi li avevano divisi e poco dopo Episcopo era crollato a terra per un malore. Nei giorni successivi alla tragedia Lupo era stato accusato di omicidio preterintenzionale.

Adesso però è arrivata una svolta in questa triste storia: il sostituto procuratore Alberto Landolfi ha infatti chiesto l’archviazione dell’accusa nei confronti dell’operaio albanese. A distanza di quattro mesi, l’indagine della Procura e le perizie medico legali avrebbero infatti escluso un nesso di causalità tra la morte per infarto del muratore e l’accesa discussione.

L’autopsia avrebbe chiarito che Giovanni Episcopo soffriva di problemi cardiaci molto gravi, aveva un’arteria occlusa e probabilmente senza che se ne fosse accorto, c’erano già state le avvisaglie di un infarto. Per queste ragioni il pm Landolfi nei giorni scorsi ha chiesto l’archiviazione dell’accusa su cui dovrà ora decidere il giudice Barbara Romana.

Erjon Lupo, che è difeso dall’avvocato Roberto Levrero, intanto è tornato a lavorare nel cantiere di via Don Bosco. Fin da subito i familiari della vittima, il titolare dell’impresa, i colleghi di lavoro, non gli avevano voltato le spalle.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.