Savona, un fagiano nel campo sportivo dell’Università

Fagiano

[thumb:11137:l]Savona. Un fagiano è precipitato nel recinto del campo sportivo dell’Università a Legino. I volontari della Protezione Animali hanno recuperato il volatile, che è risultato solo affamato e disidratato: si suppone che sia un esemplare d’allevamento liberato per il ripopolamento dall’Ambito di Caccia. L’animale è stato rifocillato e quindi liberato in una zona dell’entroterra ricca di cibo ed acqua.

“Il ripopolamento a fini venatori serve per procurare ad una caccia ormai allo sbando, facili prede da fucilare nei primi giorni di apertura – sottolineano dall’Enpa – E’ una costosissima pratica per le casse pubbliche delle Province e degli Ambiti di Caccia, con un giro di soldi, per la sola Liguria, di diversi milioni di euro all’anno (un fagiano costa circa 10 euro)”.

“Una caccia facile, rasoterra, roba da tiro al bersaglio nei luna park, perché i fagiani (come le lepri e le starne) nati in cattività ed abituati alla gabbia ed ai mangimi, sono inadatti alla ricerca del cibo e, se non uccisi all’apertura della caccia, muoiono di fame o mangiati da volpi ed altri predatori. Sarebbe questa la caccia “dignitosa” a cui aspira il senatore Orsi con la sua legge-cartuccia?” concludono i responsabili dell’Enpa savonese.

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