Lettera al direttore

Problema sicurezza

Lettera aperta alla signora Sindaca di Savona

Preg.ma Avv.ssa Caprioglio,

ieri pomeriggio è venuta nel quartiere di Villapiana per gli incendi di via Milano, che hanno richiesto l’intervento dei pompieri domenica scorsa. Avrei avuto piacere di incontrarLa pur abitando nella parte più bassa di Villapiana (quasi in centro) per accompagnarLa in giro per il quartiere.

Mi ha infatti colpito una Sua affermazione, riportata dai giornali se ho ben compreso, secondo cui Ella avrebbe dichiarato che in via Milano il Comune nulla può e che sarebbe tutto compito dell’ARTE.

Mi permetta di dissentire poiché l’igiene e la sicurezza pubblica rientrano fra le competenze del Sindaco in qualità di Ufficiale del Governo come vede, quindi, alcuni eventuali urgenti provvedimenti potrebbero essere eventualmente adottati.

Immagino però che converrà con me che via Milano non rappresenta tutta Villapiana aldilà della giusta e legittima esasperazione dei residenti delle case popolari della via poiché vi sono problemi nella zona veramente complessi da affrontare. Provo ad elencarne alcuni: rotatoria di Piazza Saffi e quindi tutto il traffico della zona con il conseguente carico di inquinamento imperante, una costante e lenta desertificazione commerciale, che sta distruggendo il patrimonio produttivo della zona, le condizioni di sostanziale sporcizia delle vie nonché dei cassonetti…

A questi problemi si associa sicuramente quello della sicurezza delle persone, che però non può essere risolto solo con una sovraproduzione di telecamere ma con la restituzione a tutte le zone di Savona del piacere di viverci e di passeggiarvi. Vi sarebbero molti modi per affrontare questi nodi a cominciare dalla restituzione ai cittadini e alle cittadine di quella responsabilità collettiva, a cui Mazzini ha chiamato tutte le Italiane e tutti gli Italiani fondando proprio a Savona nel 1831 la Giovine Italia e che purtroppo è scomparsa in parte per i tempi ma anche per la soppressione delle circoscrizioni.

Voglio infatti riferirmi a questo ultimo punto,che è di stretta competenza comunale,ma perché non si avviano a Savona finalmente nuove esperienze di volontariato? Perché non si sperimentano progetti costruiti nei quartieri con l’aiuto delle persone e del ricco tessuto associativo cittadino? Soprattutto perché non si costruisce un bilancio partecipato dove una parte dei fondi viene discussa e destinata dopo un ciclo di assemblee con le cittadine e i cittadini nei vari quartieri?

Come vede Sig.ra Sindaca, il problema della sicurezza è grande anche a fronte di situazioni di grande disagio economico e sociale e non si risolve con qualche carabiniere o vigile in più (per quanto spesso necessari) ma solo ricostruendo quella rete di solidarietà civile e sociale, che ha distinto Savona da tante altre città e che oggi potrebbe fare la differenza.

Ci dimostri che Ella non è sempre a trazione leghista ma che può esprimere idee e progetti fortemente innovativi. La aspettiamo al varco!

Danilo Bruno

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