Tutto bloccato

Il Giro Rosa manda in tilt la circolazione, automobilisti inferociti fotogallery

Oggi si disputava la 7^ tappa da Andora ad Alassio attraverso Albenga, Andora, Ceriale, Cisano, Castelbianco, Nasino, Stellanelo, Testico e Zuccarello

Ponente. Quasi un’ora di attesa imbottigliati nel traffico e sotto il sole, ad aspettare che la carovana passasse. Ha creato una vera e propria ondata di proteste il passaggio, nel ponente savonese, delle cicliste impegnate nella settima tappa Giro d’Italia in rosa.

La partenza è avvenuta alle 12.25 da Andora e dopo aver attraversato Alassio, Albenga, Andora, Ceriale, Cisano, Castelbianco, Nasino, Stellanelo, Testico e Zuccarello, si è conclusa ad Alassio. L’arrivo era previsto per 15.30 circa, ma in realtà la durata della è andata ben oltre le previsioni e quindi le strade delle cittadine interessate dalla corsa (molte delle quali già congestionate dal traffico estivo) sono rimaste chiuse per un tempo maggiore.

Ciò ha ovviamente scatenato le proteste degli automobilisti, dei centauri e anche dei pedoni, rimasti per lunghissimi minuti imbottigliati nel traffico in attesa che le cicliste completassero il loro passaggio e le autorità riaprissero le strade alla regolare circolazione.

Le proteste maggiori si sono avute ad Albenga e ad Alassio, località di arrivo della carovana in rosa: “Ad Alassio il traffico è rimasto chiuso per più di 60 minuti – dicono tanti cittadini – E’ veramente una indecenza e vogliamo sapere di chi è la colpa”.

Giro femminile

Disagi anche ad Albenga, che pure dal Giro è stata solo attraversata. Anche nella città delle Torri i casi di residenti e turisti furiosi per le lunghe attese quasi non si contano. Chiamata in causa, l’amministrazione comunale risponde: “Pur non essendo coinvolti nell’organizzazione di questo evento, che è stato voluto da Andora e Alassio – fa sapere il vice sindaco Riccardo Tomatis – abbiamo comunicati tramite tutti i canali possibili (media, social network, avvisi e cartelli) quali sarebbero stati gli orari di chiusura delle strade e che la corsa avrebbe potuto creare disagi alla circolazione. La nostra città ha visto solo il passaggio delle cicliste e quindi noi ci siamo limitati a chiudere le strade negli orari e nelle modalità indicate da organizzazione e istituzioni”.

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