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Animali senza cibo a causa del freddo, i consigli di Enpa: “Non bisogna lasciare fare solo alla natura”

Ecco i suggerimenti per aiutare i volatili

Storni Neve Freddo Animali

Provincia. Con il primo repentino calo delle temperature di questo inverno gli animali selvatici hanno grosse difficoltà per trovare il cibo loro necessario a sopravvivere. La Protezione Animali savonese, quindi, propone qualche suggerimento per correre in loro aiuto.

“Per gli uccelli che frequentano i nostri giardini o i nostri balconi è utile lasciare una ciotolina di acqua tiepida e pulita e qualche leccornia sul davanzale o in altro luogo a prova di predatori come i gatti, che può essere provvidenziale per qualche piccolo volatile stremato e in difficoltà. Se si ha spazio sui balconi, sul terrazzo o in giardino, si possono essere installate mangiatoie per uccelli in modo da poter garantire loro un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza, inserendovi i alimenti idonei, premurandovi sempre di posizionarle in un luogo non raggiungibile dai predatori. Però una volta installata la mangiatoia, dovrà essere rifornita sempre e comunque fino alla primavera: non bisogna mai interrompere bruscamente la somministrazione di cibo poiché i volatili perderebbero un punto di riferimento molto importante durante l’inverno”.

“Anche una casetta per uccelli può essere loro utile per trovare un riparo e per passare la notte tranquilli; anche in questo caso però bisogna ricordarsi di posizionarla in un luogo a prova di predatori e non troppo esposta a traffico e via vai di persone, perché c’è il rischio che non venga mai abitata”.

Capinera

L’Enpa sottolinea però che occorre “scegliere attentamente i siti di somministrazione del cibo, per evitare di disturbare o danneggiare le altrui proprietà; in tal caso meglio non farlo da finestre e balconi e recarsi invece in giardini, parchi pubblici o addirittura ai margini o all’interno di campagne e boschi o lungo i torrenti. A coloro che obbiettano che bisogna lasciar fare alla natura, l’Enpa risponde di “cominciare coerentemente ad applicare il concetto a se stessi”.

Ancora, per quanto riguarda gli uccelli, “è opportuno distribuire una varietà di cibi per attirare specie differenti: arachidi non salate; semi di girasole e di zucca; piccole granaglie, miglio, avena, canapa (magari infilate in una pallina di margarina); fiocchi di cereali (corn flakes, muesli, ecc.); croste di formaggio tagliate a cubetti; carne cruda a pezzetti e ritagli di grasso (per gli uccelli insettivori), ma anche il cibo dei cani e gatti (sia umido che piccoli croccantini); frutta fresca a pezzetti; frutta secca sminuzzata, uvetta, pinoli, fichi secchi; pastone per insettivori indicato per merli, cince, pettirossi, ecc. (si trova al supermercato e c’è sopra l’immagine di un merlo indiano solitamente)”.

Tortina Per Volatili

E ancora: “Pastone per granivori indicato per passeri fringuelli, tortore, ecc. (anche questo si trova al supermercato, di solito viene usato per canarini); mangime per pappagalli o criceti che solitamente contiene molti semi; panettone o altri dolci tipo plum-cake, molto nutrienti perché contengono farine, zucchero, burro, uvetta”.

Sono infine da evitare legumi crudi, latte e pane: “Gli uccelli selvatici hanno bisogno di alimenti decisamente calorici ed il pane invece una volta nel gozzo dell’uccellino richiama acqua per essere inumidito e digerito; si forma così un blocco di ‘pane bagnato’ che a sua volta richiama calore per raggiungere la temperatura corporea, e con il freddo finisce per morire perché non riesce a scaldare il corpo”.

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