Alassio. Si chiude domani Expo Milano 2015. Dopo lo scetticismo iniziale e la calda estate, gli ultimi due mesi saranno ricordati per le interminabili code (con punte di 10 ore di attesa) necessarie per visitare i padiglioni più belli come quelli di Giappone, Azerbaijan, Angola, Brasile e Vietnam.
Mentre non è ancora chiaro come sarà recuperata l’area che per sei mesi ha ospitato l’esposizione universale, da dopodomani inizierà la demolizione dei padiglioni. Alcuni paesi sono stati lungimiranti e hanno previsto il “dopo expo” già in fase di creazione del padiglione; molti altri saranno semplicemente rottamati con i pezzi messi all’asta o donati in giro per il mondo.
E da questa mattina ad Alassio sono tutti agitati per la notizia secondo cui il Comune avrebbe “opzionato” l’allestimento esterno del padiglione del Vietnam, uno tra i più apprezzati dell’intera esposizione, costituito da un giardino verticale sorretto da canne di bambù.
La notizia, pubblicata dal quotidiano “La Repubblica” e ripresa questa mattina da “Radio DeeJay”, ha scatenato l’ironia nella città del Muretto, specie perché secondo i media le canne sarebbero state posizionate davanti al municipio.
A fare chiarezza ci pensa il primo cittadino alassino Enzo Canepa, che spiega: “Smentisco categoricamente la notizia, che è catalogabile come bufala giornalistica. E’ vero che Lucia Leone aveva avviato dei contatti per cercare di portare ad Alassio alcune icone dell’Expo, ma poi non si è concluso nulla. ”
La fine delle canne del Vietnam resta quindi un mistero. Di certo per Alassio è stata una ottima pubblicità gratuita visto che il padiglione dello stato del sud est asiatico è stato uno dei più visitati e fotografati dell’intera esposizione.