Politica

Finocchiaro (La Destra): “Maggiori poteri ai bagnini per la sicurezza del turismo balneare”

Andrea Finocchiaro - la destra

Savona. “Con l’inizio del periodo di balneazione – dichiara il segretario provinciale dei giovani de La Destra, Andrea Finocchiaro – torna un fatto non abbastanza dibattuto riguardante la sicurezza dei bagnanti e la possibilità per chi è impiegato nel salvataggio presso gli specchi acquei antistanti gli stabilimenti balneari di poter esprimere pienamente la propria professionalità evitando in modo preventivo l’accadimento di fatti spiacevoli”.

“Nella fattispecie è premura nostra porre la lente d’ingrandimento sulle funzioni che il legislatore riconosce ai bagnini. Questi ultimi non essendo pubblici ufficiali hanno esclusivamente la possibilità di consigliare la legge. Pertanto, data una situazione di mare pericoloso, il personale di salvamento, come da ordinanza regionale, è tenuto ad esprimere un divieto alla balneazione issando bandiera rossa. Tale divieto può però esser riduttivamente inteso in termini persuasivi. Sicché, trovandosi davanti a una clientela disinteressanta o incosciente dei reali pericoli che possono derivare dalla balneazione, si provocano situazioni di grave emergenza che spesse volte sottraggono il personale della Guardia Costiera alle consuete mansioni di pattugliamento” osserva Finocchiaro.

“Inoltre, il mancato riconoscimento del bagnino come soggetto pubblico di poteri non consente la dirimazione di conflitti che spesse volte sorgono tra clienti per fatti anche risibili ma comuque turbativi delle quiete pubblica. La Destra si domanda per quale motivo, in Italia, ci si affidi al personale di salvamento in termini di prestigio professionale ovverosia di capacità nell’imporre le norme con calma fermezza, buon senso ed educazione quando, come avviene normalmente per le forze dell’ordine, simile modus operandi è sì alla base della propria professionalità ma comunque trova sostegno nel riconoscimento della funzione di pubblico ufficiale” dice Finocchiaro.

“Basterebbe – conclude – che la politica dibattesse seriamente su tali questioni e definisse la figura del personale di salvataggio balneare. Maggiori poteri ai bagnini corrisponderebbero ad una maggiore sicurezza per i bagnanti. Riteniamo del resto assurdo affidare alle forze dell’ordine l’esclusiva possibilità d’intervento quando anche le sole mansioni di pattugliamento costiero divengono sempre più un problema legato alle fortissime riduzioni di personale, fondi e quant’altro sia connesso alla loro corretta e normale gestione”.

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