Prime parole

Domiciliari per corruzione, l’avvocato di Toti: “È sereno, possiamo spiegare tutto” fotogallery

La parole del legale Stefano Savi, intercettato sotto casa del presidente della Regione, da martedì mattina agli arresti domiciliari. Lui non commenta: "Scusate, non posso parlare"

Liguria. “Il presidente è sereno, è convinto di poter spiegare tutto, la Regione continuerà a lavorare. Sono tutti fatti di cui possiamo dare una spiegazione”.

Sono queste le prime parole di Stefano Savi, avvocato del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, arrestato martedì mattina nell’ambito di una maxi inchiesta della guardia di finanza coordinata dalle procure di Genova e La Spezia. L’accusa, pesantissima, è di corruzione. Oltre a Toti sono stati arrestati anche l’ex presidente del Sistema dell’Autorità Portuale, attuale amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini, e l’imprenditore Aldo Spinelli.

Savi ha parlato brevemente in piazza Piccapietra davanti ai cronisti: “Il presidente Toti al momento è sereno e convinto di poter spiegare tutto. La Regione continuerà anche in sua assenza a lavorare. Sono tutti fatti di cui possiamo dare una spiegazione perché rientrano nell’ambito di legittima attività di amministrazione – ha detto – Non si parla di dimissioni. Si sospende dalla funzione e poi vedremo cosa succede. Il processo è ancora tutto da fare. Vediamo gli atti, li leggiamo e cerchiamo di capire come costruire gli elementi difensivi del miglior modo possibile”.

Nessun commento invece dal presidente della Regione Toti: “Scusate, al momento non posso parlare”, si è limitato a dichiarare. I militari della guardia di finanza gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a Sanremo, all’hotel Lolli, dove Toti ha trascorso la notte in vista di alcuni impegni istituzionali cui avrebbe dovuto partecipare in mattinata a ponente: un evento con l’imprenditore Flavio Briatore a Ventimiglia, per l’annunciata apertura di un nuovo Twiga vicino al confine, e un sopralluogo all’ospedale Saint Charles di Bordighera, di recente passato a gestione mista pubblico-privato: “Sono tranquillissimo”, avrebbe detto a caldo.

La Guardia di finanza intanto sta effettuando una serie di perquisizioni e acquisizioni sia nell’appartamento genovese di Giovanni Toti, in piazza Piccapietra appunto, sia negli uffici del Consiglio regionale, in via Fieschi. 

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