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Garlenda 2024

“Uso del sito comunale e dei social a fini propagandistici”: Tezel attacca Pittoli-Navone, presentata denuncia

Nel mirino la relazione di fine mandato: il fatto è stato denunciato all’autorità garante delle comunicazioni e alla Polizia Postale di Savona

luigi tezel garlenda

Garlenda. “Uso del sito comunale a fini propagandistici, e non solo”. È questa, in sintesi, l’accusa mossa dal candidato sindaco Luigi Tezel (lista “Scelta Civica – Garlenda per tutti”) contro l’attuale prima cittadino Silvia Pittoli e il suo vice, e candidato Alessandro Navone.

Accuse forti che sono diventati oggetto di una denuncia, già presentata all’autorità garante delle comunicazioni e alla Polizia Postale di Savona.

Di seguito, la posizione e le parole di Tezel: “L’amministrazione comunale in questi 5 anni ci ha più volte dimostrato la loro inclinazione all’uso privato dei mezzi di comunicazione istituzionali per interessi puri interessi elettorali. Questa volta l’amministrazione ha pubblicato sul sito internet istituzionale del Comune la relazione di fine mandato atto obbligatorio redatto in conformità al d.m. Interno del 26/04/2013 trasmesso sia alla Corte dei conti che all’organo di revisione dei conti, documento che deve essere redatto dal Segretario Comunale e sottoscritto dal Sindaco”. 

“Dopo qualche giorno, il documento redatto correttamente una volta trasmesso agli organi di controllo è stato nottetempo sostituito sul sito internet istituzionale da una pubblicazione di chiaro stampo elettorale. La visione del materiale inserito sul sito istruzionale è una presentazione politica dei più vari argomenti di questi 5 anni di amministrazione su quanto realizzato arricchito con illustrazione, foto con cittadini e associazioni ed estratti di progetti di lavori pubblici. Una pregevole pubblicazione politica atta a decantare le attività realizzate dall’attuale amministrazione che si propone in continuità con la candidatura a sindaco dell’attuale vicesindaco con deleghe che vengono dettagliate al meglio nell’opuscolo politico facendo intendere, ingannando, la collettività che quanto pubblicato sia un atto previsto dalla legge”. 

“Ciò è un fatto gravissimo dimostra che Navone controlla a suo piacimento il sito internet istituzionale e i social e ha accesso a dati personali degli utenti che potrebbe usare ai fini elettorali in spregio della legge sulla privacy. Non solo vi è solo una palese violazione dell’art. art. 4 del Decreto Legislativo n. 149 del 2011. Ma la pubblicazione di un documento di natura propagandistico determina un danno erariale in quanto si sono utilizzate risorse pubbliche come certamente è l’uso a fini politici elettorali del sito internet comunale di natura prettamente istituzionale”. 

“Ciò impone delle responsabilità in capo a chi gestisce il sito internet istituzione che deve essere un dipendente comunale e non gli amministratori eletti che dispongono di tale strumento a loro piacimento. Ma cosa ancor più grave è la violazione legge 22 febbraio 2000 n. 28 con la continua pubblicazione di documenti e contenuti propagandistici sul sito internet istituzionale e sui social dell’ente”. 

“Infatti, il divieto, sancito dall’art. 9 della legge n. 28/2000, copre ogni forma di propaganda, con qualsiasi tecnica e a qualsiasi scopo effettuata. In base ad esso, le amministrazioni devono astenersi non solo dalle manifestazioni volte ad appoggiare le liste o i candidati impegnati nel confronto elettorale (propaganda elettorale in forma diretta), ma anche da tutti gli interventi che, avendo come finalità principale la promozione dell’immagine politica o dell’attività istituzionale dell’ente, favoriscano una rappresentazione positiva o negativa di una determinata opzione elettorale (propaganda elettorale in forma mediata). E’ palese dalla visione del contenuto pubblicato la propaganda elettorale verso il gruppo politico “Collaborazione e progresso” nonché verso il candidato sindaco Alessandro Navone e di consiglieri comunali in carica del medesimo schieramento politico che verranno ricandidati alle prossime elezioni di giugno”. 

“Non abbiamo potuto esimerci dal segnalare la grave condotta dell’amministrazione Pittoli – Navone alle autorità competenti siamo purtroppo abituati a violazioni sistematiche di leggi e regolamenti con una gestione allegra della cosa pubblica a meri benefici elettorali. Questa amministrazione e, quindi ciò che vuole essere la continuità (Navone) dopo aver soffocato ogni opposizione persino quella consigliare sempre schernita e coperta di risate in consiglio comunale opera costantemente come se il comune fosse casa propria”. 

“Per questo Scelta Civica Garlenda per tutti si riporne di riportare l’attività amministrativa nell’alveo della democrazia e del rispetto delle Leggi e Regolamenti. La campagna elettorale deve avere regole uguali per tutti cosa che Collaborazione e progresso invece mediante l’uso di strumenti istituzionali sta cercando di falsare. Abbiamo quindi chiesto alle autorità preposte il rispristino della corretta versione della relazione di fine mandato come prevista nei contenuti essenziali dalla normativa e che venga fatta cessare l’attività di propaganda elettorale utilizzando strumenti pubblici compreso l’uso e manipolazione dei social”. 

“Va infatti ricordato che la legge impone al Comune in periodo elettorale solo comunicazioni effettuate in forma impersonale e indispensabili per l’efficace assolvimento delle funzioni proprie delle amministrazioni pubbliche”, ha concluso Tezel. 

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