Svolta

Finale Ligure, le ex aree Piaggio hanno un nuovo proprietario. Guzzi: “Subito confronto sulla riqualificazione”

Assegnazione da parte del curatore fallimentare, ora si apre la difficile partita sul futuro di una zona strategica

aree piaggio finale

Finale Ligure. “Subito confronto sulla riqualificazione“. E’ il commento a caldo del vice sindaco e assessore comunale di Finale Ligure Andrea Guzzi sull’assegnazione avvenuta nel primo pomeriggio delle aree ex Piaggio, che hanno finalmente un nuovo proprietario. L’aggiudicazione si è completata con l’asta indetta dal curatore fallimentare, ma c’è ancora massimo riserbo sul nome del nuovo proprietario in attesa che si completino gli aspetti formali della procedura.

Un solo soggetto si è presentato all’avviso di aggiudicazione delle aree, per un valore di 10mln e 250mila euro.

Ora, dopo quasi dieci anni di abbandono e degrado per le ex aree industriali, potrebbe aprirsi una nuova fase per definire una progettazione di restyling attesa da tempo dalla comunità finalese e non solo.

Il tema sarà naturalmente al centro della campagna elettorale in corso per le elezioni comunali finalesi, anche perché l’attuale amministrazione comunale aveva approvato un atto di indirizzo specifico in merito alla stessa riqualificazione delle aree, con l’obiettivo che il Comune possa giocare un ruolo attivo.

“Come avevo indicato nei giorni scorsi, ero fiducioso che questa asta potesse definire una nuova proprietà dopo il fallimento della FinalMare e quindi riprendere un iter di azione per un progetto condiviso e davvero fattibile nell’interesse della nostra cittadina” aggiunge ancora Guzzi.

“Così dopo le aree Ghigliazza anche per l’ex storico stabilimento industriale abbiamo un proprietario con il quale interloquire: si tratta di due distretti di trasformazione essenziali per il futuro di Finale Ligure“.

E nel merito delle linee guida progettuali: “La sinergia pubblico-provato sarà decisiva, con l’obiettivo di concretizzare una vera rigenerazione urbana per le ex aree Piaggio fondata su servizi, nuova occupazione e sostenibilità ambientale, dunque con meno volumetrie e interventi che possano consolidare la presenza di spazi verdi e pubblici, creando un indotto positivo per il nostro territorio”.

“Il tutto, naturalmente, portando avanti una linea di condivisione e confronto con la stessa cittadinanza” conclude Guzzi.

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