Decisione

Trattori, no agli agricoltori sul palco di Sanremo: solo un messaggio letto da Amadeus

Toti aveva detto: "Io li farei salire chiedendo sobrietà". Scelta condivisa col ministro Piantedosi. Meloni promette l'esenzione Irpef per i redditi fino a 10mila euro

Generico febbraio 2024
Foto Angela Moroni (gruppo FB Sei di Sanremo se...)

Liguria. Alla fine è deciso: gli agricoltori che stanno protestando coi trattori in tutta Italia non saliranno sul palco del Festival di Sanremo. Stasera Amadeus leggerà all’Ariston un messaggio “condiviso e sottoscritto con il comitato Riscatto Agricolo di Melegnano”. Una scelta presa dalla Rai in accordo col ministro dell’Interno Piantedosi, dipendente quindi da esigenze di ordine pubblico.

Il presidente Giovanni Toti negli scorsi giorni aveva preso posizione: “Se fossi Amadeus penso che i trattori sul palco del Festival di Sanremo li farei salire, chiedendo grande sobrietà e uno spazio contenuto e spiegando bene a chi non ha accesso a quel palco che non salgono perché ci sono le strade bloccate ma perché rappresentano un pezzo importante della vita di tutti noi, altrimenti si crea un’ingiustizia nei confronti di chi avrebbe voluto quel palco e non ha potuto. Di base gli agricoltori hanno molte ragioni e non da oggi, dopodiché è ovvio che decidano il curatore artistico e soprattutto l’editore. Credo che gli agricoltori abbiano avuto attenzione da questo governo, basti pensare agli investimenti del Pnrr. Complessivamente non si può dire che siano stati trascurati”.

Nel frattempo oggi una ventina di trattori sono giunti nella Città dei Fiori dal Basso Piemonte, aggiungendosi ai 7 arrivati ieri dalla Lombardia, transitati dal Turchino. Imponente il cordone di sicurezza che ha accompagnato i manifestanti. Resta il presidio degli agricoltori insieme alla mucca Ercolina in corso Salvo D’Acquisto.

E sulla mobilitazione in atto è scoppiato anche un nuovo caso politico interno al governo. La presidente Giorgia Meloni oggi ha promesso ai rappresentanti convocati a Palazzo Chigi l’esenzione dall’Irpef sui redditi agrari e domenicali che non eccedono l’importo di 10mila euro: l’esenzione negli anni passati “è stata una misura iniqua e ha favorito soprattutto i grandi imprenditori e le imprese con volumi di affari elevati”, avrebbe detto la premier. Ma il ministro Matteo Salvini da Potenza rilancia: “Per me è un punto di partenza e sono convinto che si possa fare anche di più”.

In serata è confermato un corteo a Roma con centinaia di trattori dal presidio a Nomentana per poi percorrere tutto il raccordo anulare e tornare in presidio “aspettando buone notizie dal ministro Lollobrigida per l’incontro”, ha detto Roberto Rosati, uno dei portavoce degli agricoltori che aderiscono al gruppo “Riscatto Agricolo”.

Insomma, la protesta dei trattori continua.

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