Protesta

Nel savonese 78 morti sul lavoro in 12 anni: mobilitazione Cgil e Uil per lo sciopero del 21 febbraio

A Savona è previsto un presidio in piazza Aurelio Saffi: chiesto incontro al prefetto Mobilitazione di Cgil e Uil per lo sciopero del 21 febbraio: nel savonese 78 morti negli ultimi 12 anni

Sciopero generale Savona

Savona. Il crollo avvenuto nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze è l’ennesima e insopportabile tragedia di morti sul lavoro. A essere coinvolto il sistema dei subappalti che produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione e quindi sulle persone.

“Nell’esprimere totale vicinanza alle famiglie delle vittime, diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere rimesse al centro dell’attenzione della politica che deve attivarsi per soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri. Ad oggi, in questo, il Governo è latitante” sottolineano i segretari provinciali di Cgil e Uil, Andrea Pasa e Sheeba Servetto, con i due sindacati che si preparano alla protesta di edili e metalmeccanici del 21 febbraio.

Cgil e Uil dichiarano due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio: a Savona è previsto un presidio in piazza Aurelio Saffi, dalle ore 15.00, di fronte al Palazzo della Prefettura e chiederanno al prefetto di riceverli per affrontare ancora una volta questa drammatica tematica che anche nella nostra provincia continua a mietere vittime.

Una strage che ha responsabilità politiche precise, basti pensare che nella nostra Regione il numero degli ispettori è molto basso e che con le risorse a disposizione si riesce a controllare solo l’1 per cento delle aziende che risultano essere irregolari per oltre il 70%: il dato più alto del nord e della media nazionale. È necessario rimettere al centro la tutela della salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori devono essere al centro di una iniziativa legislativa non episodica ma organica e complessiva, così come chiediamo da tempo ai vari Governi anche con proposte costruite dai livelli nazionali e territoriali, così come abbiamo fatto in provincia di Savona unitariamente attraverso il coordinamento della Prefettura nel tavolo con tutti i soggetti interessati, costruendo iniziative locali, ad esempio “A Scuola di Formazione”, un percorso di sensibilizzazione rivolto agli studenti degli Istituti tecnici e professionali articolato in una serie di incontri informativi tenutisi fra ottobre e novembre, per consentire ai ragazzi di avvicinarsi per la prima volta al delicato tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, nella consapevolezza che la diffusione della cultura della sicurezza costituisca il primo fondamentale tassello per contrastare il drammatico fenomeno degli incidenti nei luoghi di lavoro” affermano Pasa e Servetto.

Ma questo ancora non basta servono più risorse, più personale, più formazione, una forte riduzione dell’orario di lavoro e meno lavoro precario – a Savona oltre il 90% dei nuovi contratti di lavoro è precario!– Se da un lato è evidente la correlazione tra un precariato sempre più spinto e l’aumento degli infortuni, dall’altro si ha la sensazione che i tagli dei costi in molti casi abbiano ridotto l’attenzione alla sicurezza”.

In Liguria nel corso del 2023 i morti sul lavoro sono stati 22 con una media vergognosa di un morto ogni 16,6 giorni mentre in provincia di Savona sono 5 i decessi nei luoghi di lavoro nel corso del 2023, oltre 3.500 denunce di infortunio e 205 le denunce di malattia professionale (+47,5% sul 2022).

Negli ultimi 12 anni in Provincia di Savona sono 78 i morti sul lavoro, con una media di 6,5 morti all’anno. In Liguria sono state quasi 20 mila le denunce di infortunio sul lavoro nel 2023, con 22 vittime sul lavoro.

“La media ligure è di un morto sul lavoro ogni 16,6 giorni. In provincia di Savona dal 1° gennaio 2012 ad oggi sono oltre 50 mila le denunce di incidente sul lavoro e 78 i morti ed è totalmente inaccettabile: ci auguriamo che la manifestazione di mercoledì venga pienamente recepita dalla politica ad ogni livello, per prendere misure di protezione che in questo Paese arrivano troppe volte dopo le tragedie, anziché prima” concludono i due esponenti sindacali.

La Federazione provinciale del Partito Democratico aderisce allo sciopero: “Il tema della sicurezza sul posto di lavoro è centrale in una Repubblica che, secondo la propria Costituzione, proprio sul lavoro è fondata. Troppo spesso ci troviamo, anche sul nostro territorio, a piangere la perdita di persone che addirittura muoiono facendo il proprio lavoro. Occorrono interventi strutturali contro lo sfruttamento e per la sicurezza. Per questa ragione aderiamo convintamente allo sciopero promosso da edili e metalmeccanici di Cgil e Uil per la giornata di domani e saremo presenti al presidio che si terrà sotto la prefettura di Savona”.

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