Dubbi e perplessità

Deposito Gnl Bergeggi, il Comune: “Manca studio delle interferenze con il rigassificatore e impianti a rischio rilevante”

Lo stabilimento avrà la funzione di ricevere Gnl con una capacità massima di 9.136 tonnellate

Deposito Gnl Porto Vado Bergeggi

Bergeggi. “Non si rinviene alcun documento in cui vengono segnalate e analizzate le possibili interferenze negative del progetto in considerazione con l’area marina protetta di Bergeggi. E, specificatamente, prelevamenti dell’acqua di mare per l’approvvigionamento dell’impianto antincendio; sversamenti in mare anche di combustibili utilizzati all’interno dell’impianto;
aumento del traffico marittimo”. E’ una delle osservazioni presentate dal Comune di Bergeggi al progetto del deposito costiero proposto da Gnl Med nell’area portuale vadese.

Il Comune sottolinea che “il sito scelto da GNLMED è collocato ad una distanza di circa 1400 ml dall’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi e di circa 200 ml dalla ZSC IT1323271 “Fondali Noli – Bergeggi“.

Lo stabilimento avrà la funzione primaria di ricevere, principalmente tramite navi metaniere di medie dimensioni, gas naturale liquefatto e BioGnl. Il Gnl sarà distribuito via terra, attraverso cisterne criogeniche autotrasportate della capacità di circa 45 metri cubi e isocontainer e via mare, attraverso bettoline per il rifornimento di navi alimentate a GNL dalla capacità di circa 2.000 – 7.500 metri cubi. Invece, il gas naturale generato naturalmente nelle tubazioni e nei serbatoi di stoccaggio per effetto di scambi termici con l’ambiente (per cui senza apporto di energia) verrà inviato al cogeneratore posto all’interno del deposito e potrà essere messo a servizio di utenze interne all’area portuale, così come all’impianto stesso.

A regime, la capacità effettiva massima del deposito sarà pari a 9.136 tonnellate, stoccate in 12 serbatoi aventi capacità geometrica pari a 1.800 mc ciascuno.

Tra le critiche mosse al progetto dal Comune di Bergeggi anche “la mancanza di uno studio volto a considerare e approfondire le interferenze del progetto del deposito con quello del rigassificatore” e non “viene considerata la presenza di altri impianti a rischio rilevante nelle vicinanze”. Tra questi vengono elencati il deposito Sarpom e il relativo campo boe.

Il sindaco evidenzia anche che “tra la documentazione scaricabile non risulta evidenza della presentazione di alcuna istanza di avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale”.

Quando il Comune riceverà risposta alle osservazioni presentate, poi sarà organizzato un incontro pubblico.

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