Perplessità

Istituto Chiabrera, polemica per la circolare del preside che invita studentesse a vestirsi “in maniera consona per non offendere le altre culture”

La protesta di alcuni genitori e studenti: “Imbarazzante”

Chiabrera classico linguistico Chiabrera

Savona. “Imbarazzante la circolare pubblicata dal dirigente del liceo Chiabrera-Martini. Ancora una volta un preside entra nel merito dell’abbigliamento, solo quello femminile ovviamente, dimostrando scarsa conoscenza dei giovani e della vita della sua stessa scuola”. Scrivono a IVG.it alcuni rappresentanti di studenti e genitori della scuola di via Caboto. La circolare cui si riferisce, e che crea polemica, è della fine di settembre, a firma di Domenico Buscaglia, dirigente scolastico del liceo.

Chi ci sottolinea il problema, riporta qualche stralcio del testo in cui si chiede agli studenti di “adottare comportamenti e abbigliamento pienamente consoni all’ambiente scolastico. Il preside invita “soprattutto le studentesse a sorvegliare il loro abbigliamento, riflettendo sul fatto che, in un contesto multiculturale come quello in cui siamo, abbigliamenti troppo disinvolti rischiano di offendere sensibilità proprie di altre culture che hanno ormai pieno diritto ad essere rispettate”.

E qui ecco la riflessione e il commento di genitori e ragazzi, che punta il focus su due elementi primari: il primo, il fatto che il documento inviti prima di tutto le studentesse (e non tutti gli studenti di ambo i sessi) ad avere un “abbigliamento consono”; il secondo, la necessità di adeguare il comportamento di tutti gli studenti ad una forma culturale, anziché favorire l’esatto opposto, cioè la multiculturalità ed il mescolarsi, ad esempio, di abbigliamenti diversi.

“Per quanto riguarda i canoni del decoro, se ne discute da anni – dicono studenti e genitori – Ovviamente non bisogna superare i limiti del rispetto dell’istituzione scolastica, e il buon gusto delle famiglie e degli studenti dovrebbe fare il resto. Ma quali parametri adottare? La circolare non lo spiega limitandosi a vaghe considerazioni francamente inutili e fini solo a se stessi”.

Poi la polemica. Qualcosa non va proprio giù: “Quello che lascia costernati è la seconda parte dell’estratto della circolare. Chiaramente siamo di fronte a una dimostrazione di arretratezza travestita da multiculturalità che suona decisamente autoritaria nei confronti della libertà individuale delle studentesse – tuona chi scrive a IVG.it – A scuola si convive con la multiculturalità ormai da anni e giovani, cresciuti in questi ambienti sono abituati a abbigliamenti, usi e costumi di ogni parte del mondo. Insomma c’è molta più apertura mentale di quella che hanno gli adulti. Le ragazze, vestite all’occidentale, ma ormai gli stili si mischiano con unico fine di piacersi, non entrano nel merito di chi veste diversamente, anzi imparano valori diversi. E la cosa è ovviamente reciproca. Le ragazze che abbracciano altri canoni di abbigliamento non si sentono offese da chi si veste come è suo costume. Nel caso, sono lì per imparare, tutti, nel melting-pot della società contemporanea”.

Polemica Circolare Abbigliamento Chiabrera

“La tolleranza reciproca la base dei valori che la scuola cerca di trasmettere – rimarcano e sottolineano – Lasciamo che siano i giovani a decidere come pensare e impariamo a rispettare la loro intelligenza”.

La protesta si sta allargando, anche grazie ad una “campagna” di promozione fatta di cartelli affissi nei servizi igienici sui quali vengono riportate proprio queste riflessioni.

Contattato da IVG.it, il dirigente scolastico ha preferito non rilasciare commenti né dichiarazioni in merito.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.