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Il Piano sociosanitario presentato ai sindaci di Asl2: a Savona arriva partoanelgesia, il punto nascite di Pietra riaprirà completato l’organico

"Non vi è alcun progetto di fusione tra le due Asl del ponente ligure"

Savona. Nessuna fusione tra l’Asl2 savonese e l’Asl1 imperiese, la conferma della riapertura del punto di primo intervento di Albenga sulle 12 ore a partire dal 15 luglio con possibilità di estensione dell’operatività sulle 24 ore già sottoposta al vaglio del ministero, la realizzazione della partoanelgesia al San Paolo di Savona, che avrà uno dei due punti nascite della provincia (l’altro resterà al Santa Corona e riaprirà appena sarà stato completato l’organico). Sono questi alcuni degli elementi contenuti nel Piano socio sanitario regionale 2023-2025 in fase di approvazione. Oggi il documento è stato presentato alla conferenza dei sindaci di Asl 2 tenutasi nella Sala Rossa di Palazzo Sisto a Savona per la condivisione del Piano socio sanitario regionale (PSSR) 2023-2025 in fase di approvazione.

Il documento programmatico della sanità regionale, in attesa di ricevere le osservazioni finali del ministero della Salute, è all’esame della Commissione regionale Sanità prima del passaggio definitivo in Consiglio regionale.

“La partecipazione di oggi è la conferma che questo strumento di condivisione, mai adottato prima per un Piano socio sanitario regionale, è la strada giusta per arrivare ad una sanità territoriale più efficace – ha dichiarato l’assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola – Il Piano, tutt’ora in fase di approvazione, dopo aver ricevuto le osservazioni del ministero della Salute, tornerà in giunta, terminerà il suo percorso in commissione salute e quindi concluderà il suo iter in consiglio regionale”.

“Il confronto è stata l’occasione per evidenziare alcuni punti essenziali per il territorio – ha aggiunto Gratarola – Come abbiamo avuto occasione di ribadire più volte non vi è alcun progetto di fusione tra le due Asl del ponente ligure: Asl 1 e Asl 2 resteranno due entità distinte con la possibilità però di supportarsi vicendevolmente con dipartimenti interaziendali. Il territorio savonese è complesso e per questo abbiamo sottolineato la presenza di due ospedali come il Santa Corona di Pietra Ligure come Dea di secondo livello e il San Paolo di Savona come Dea di primo livello. Accanto a questi due poli sono presenti due Punti di Primo Intervento: San Giuseppe di Cairo e Santa Maria di Misericordia Albenga operativi 12 ore al giorno. Per Albenga, la cui apertura è prevista a partire dal 15 luglio, è stata chiesta al Ministero una deroga per la sua operatività 24 ore su 24 nel periodo estivo e siamo in attesa di una risposta. La Asl 2, come da richiesta formulata al ministero nel Piano socio sanitario, avrà due Punti Nascita, uno al San Paolo e uno al Santa Corona, con il punto del Santa Corona che riaprirà non appena sarà completato l’organico. Sul punto nascite dell’ospedale San Paolo di Savona, nel frattempo, sarà di prossima realizzazione la partoanalgesia grazie ad un accordo raggiunto con gli anestesisti”.

presentazione piano socio sanitario sindaci

Durante il confronto si è parlato anche di emergenza e territorio: “È stato ribadito – ha sottolineato Gratarola – che il ponente ligure, nell’ambito della riforma del sistema 118, avrà una sola centrale operativa dislocata tra le province di Savona e Imperia in una località ancora da definire ed oggetto di un’interlocuzione tra Asl 1 e Asl 2. Tutto questo non comporterà alcun cambiamento per la disponibilità dei mezzi sul territorio che anzi verranno potenziati con la sperimentazione della ‘auto infermierizzata‘ (auto India). Questo mezzo, che prevede a bordo oltre all’autista la presenza di un infermiere, sarà complementare e in aggiunta all’automedica e, dopo la sperimentazione in Valbormida già a partire dai prossimi mesi, è destinato ad essere diffuso su tutto il territorio. Sappiamo che è forte la necessità del potenziamento dei servizi sociosanitari e su questo stiamo lavorando di concerto con la prossima redazione dello PSIR-Piano sociale integrato regionale insieme al collega assessore alle politiche sociali Giacomo Giampedrone. Si lavora infine per l’istituzione di un hospice nel ponente in sinergia tra Asl 2 e Asl 1“.

Prima della conferenza, Cgil Savona ha incontrato (così come richiesto tempo fa) i sindaci dei Comuni capofila dei quattro distretti socio-sanitari, cioè Savona, Finale Ligure, Cairo Montenotte e Albenga. Assenti Uil e Cisl, per il sindacato è stata l’occasione per presentare le criticità del sistema sanitario provinciale: “Serve ripristinare i ppi di Cairo e Albenga e il pinto nascita di Pietra Ligure oltre al potenziamento della sanità territoriale”, ha spiegato Andrea Pasa.

Inoltre la Cgil ha chiesto ai sindaci che dopo poco hanno incontrato l’assessore Gratarola chi lavorerà nelle case di comunità: “Siamo già preoccupati – conclude – perché già oggi non c’è personale e non capiamo come possono costruire nuove strutture senza sapere chi le farà funzionare. Non vorremmo fosse un altro regalo alla sanità privata”.

Il PSSR, dopo la discussione in Asl 4, Asl 3 e Asl 2 passerà nei prossimi giorni alla condivisione delle altre due conferenze sindaci delle Asl. In particolare domani pomeriggio alle 16 è previsto il confronto in Asl 5 nella sede del comune della Spezia (piazza Europa 1).

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