Idea

Lista Sansa: “Assemblee e bilancio partecipativo per coinvolgere i cittadini nelle scelte più importanti”

La proposta verrà discussa dal Consiglio regionale

Generico maggio 2023

Liguria. Assemblee cittadine e bilancio partecipativo a livello regionale e comunale. È la proposta della Lista Sansa che prossimamente verrà discussa dal Consiglio regionale della Liguria.

Gli strumenti, pensati per favorire la partecipazione e responsabilizzare i cittadini di fronte a scelte importanti per la comunità, potranno essere utilizzati in vari ambiti. Dall’emergenza climatica, alla Sanità fino alla rigenerazione urbana. Con le assemblee cittadine e il bilancio partecipativo si potranno coprogettare, ad esempio, misure per ridurre l’impatto ambientale delle città, individuare aree dove aprire nuovi ambulatori medici o decidere come riconvertire un’area pubblica.

“Le assemblee dei cittadini sono emerse, negli ultimi anni, come una richiesta fondamentale del movimento per il clima e possono produrre un vero cambiamento rendendo le persone direttamente partecipi nel coprogettare le strategie necessarie per salvaguardare, ad esempio, il nostro pianeta e le generazioni future – spiega la prima firmataria della proposta, la consigliera Selena Candia -. Questo strumento, utilizzato in varie forme da diversi governi e da amministrazioni locali, non scredita la politica, anzi. In un periodo di astensionismo e diffidenza, se non disprezzo, per chi si impegna per la collettività, le assemblee dei cittadini dimostrano alle persone che loro stesse possono agire come attori politici e questo restituisce alla politica il suo ruolo più alto: quello di prendere decisioni collettive, per il benessere di tutti e tutte”.

Nello specifico, la proposta per Regione Liguria e per i Comuni che vorranno aderire, prevede l’istituzione di assemblee dei cittadini con estrazione a sorte dei nomi per garantire una trasversalità dei soggetti coinvolti dal punto di vista anagrafico, di genere, di condizione sociale e di territorio rappresentato.

“Nel nostro programma elettorale avevamo insistito molto sulla partecipazione: sul bilancio partecipativo e su forme di consultazione dei cittadini – sottolinea il capogruppo della lista, Ferruccio Sansa -. La partecipazione dei cittadini non è populismo e non è un modo per erodere lo spazio delle istituzioni e della politica. È semmai il contrario, ovvero permettere ai cittadini di far sentire la propria voce, partecipano al processo decisionale, diventano essi stessi parte della politica”.

Le prime assemblee di cittadini nazionali sulle questioni ambientali sono nate in Francia, Germania, Regno Unito, Scozia, Irlanda e Danimarca. Ma esistono casi anche in città europee e italiane come Bologna e Milano. Lo strumento può essere poi declinato a vari temi come la coprogettazione della Sanità o della rigenerazione urbana.

“La nostra proposta non intende sostituire la funzione di rappresentanza propria della politica, anzi, è finalizzata a darle vigore e ad aiutarla nel ricreare un tessuto di connessione con il territorio, neutro e oggettivamente rappresentativo, che un tempo era garantito dai cosiddetti corpi intermedi. Le nostre proposte guardano al futuro riprendendo anche alcune buone pratiche che erano in uso nei Comuni come il bilancio partecipato – rimarca il consigliere Roberto Centi -. Prevedere anche una remunerazione per i membri delle assemblee cittadine potrebbe essere uno strumento utile per evitare una partecipazione ex post, oggi molto onerosa, fatta di ricorsi al Tar sempre meno frequenti per il costo elevato di questi atti”.

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