Brutto episodio

Arbitro aggredito dopo una partita di calcio giovanile: dirigente lo prende al collo e lo colpisce

Per il direttore di gara, appena 18enne, venticinque giorni di prognosi. Ivaldi (Lnd): "Massima solidarietà al ragazzo, alla sua famiglia e al mondo arbitrale"

campo ceravolo lagaccio

Liguria. Un nuovo episodio di violenza nei confronti degli arbitri, questa volta al termine di una partita di campionato giovanile, precisamente della categoria Giovanissimi Under 14. È successo domenica scorsa (26 febbraio), al campo Felice Ceravolo di Genova, nel quartiere di Lagaccio.

Erano passati pochi minuti dal triplice fischio, i giocatori di Nuova Oregina e Anpi Casassa si erano recati negli spogliatoi, quando il dirigente dei padroni di casa, un 44enne, se l’è presa con il direttore di gara: prima l’ha preso al collo, poi gli ha sferrato dei pugni e l’ha graffiato. Per il giovane arbitro, appena 18enne, venticinque giorni di prognosi.

A condannare l’accaduto il presidente della Lnd Liguria Giulio Ivaldi: “Il mondo arbitrale sta affrontando grandi difficoltà dal punto di vista numerico e i dirigenti dell’AIA stanno operando con grandi sforzi per riuscire a coprire tutte le gara in programma settimanalmente in ogni parte della nostra regione – afferma – Situazioni come queste, oltre a esser gravissime dal punto di vista fisico e morale, condizionano la volontà di ragazze e ragazzi di avvicinarsi all’arbitraggio. Desidero, pertanto, fare un nuovo appello ai presidenti di tutte le società affinché portino a conoscenza all’interno delle loro organizzazioni le terribili conseguenze che gesti di violenza nei confronti degli arbitri determinano dal punto di vista sportivo, sociale e d’immagine”.

Ivaldi poi si rivolge all’arbitro aggredito e alla sua famiglia: “La mia massima solidarietà e vicinanza al giovane Andrea, ai suoi genitori e a tutto il mondo arbitrale“.

Parole di condanna anche da parte dell’assessore regione allo Sport Simona Ferro: “Un gesto inqualificabile reso ancora più vergognoso dal contesto in cui si è verificato: un evento sportivo giovanile, dove gli adulti dovrebbero insegnare ai ragazzi valori come il rispetto e l’educazione. L’operato di questa persona getta discredito su centinaia di dirigenti sportivi liguri che invece, con dedizione e altruismo, investono il loro tempo libero al servizio dei nostri ragazzi. Al giovane arbitro Andrea vanno la mia solidarietà e l’incoraggiamento a non smettere di inseguire i suoi sogni sul campo da calcio”.

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