Plauso

Toti: “Impariamo la lezione di Draghi, dopo anni di populismo ci richiama alla buona politica”

Il governatore: "Scelte dettate non dai social ma da serietà e responsabilità, come la decisione di fornire armi all'Ucraina"

Il presidente Mario Draghi in visita a Genova

Liguria. “Dopo anni di populismo e divisioni, di scelte facili ma spesso sbagliate, abbiamo un Primo Ministro che ci richiama tutti alla buona politica e alla responsabilità del governare. Leggere le parole di Mario Draghi sul Corriere oggi conferma la mia convinzione: il presidente Mattarella ha fatto la scelta giusta”. Così il presidente ligure Giovanni Toti commentando l’intervista al presidente del Consiglio pubblicata nel giorno di Pasqua.

“In un momento pieno di incertezze, di potenziali instabilità, di fragilità interne ed esterne, questo governo di unità nazionale continua a voler governare. Abbiamo fatto molto e lo abbiamo fatto insieme – ha detto Draghi ripetendo che l’esecutivo “va avanti fino in fondo” se riuscirà a fare le cose “che servono al Paese”. Draghi afferma di “non essere stanco” e nega l’intenzione di candidarsi alle prossime politiche.

“Ci siamo telefonati con il presidente Putin prima dell’inizio della guerra. Ci siamo lasciati con l’intesa che ci saremmo risentiti. Alcune settimane dopo però ha lanciato l’offensiva. Ho provato fino alla fine a parlargli“, ha rivelato il premier spiegando che anche in un’ultima telefonata “l’ho chiamato per parlare di pace” e gli ha chiesto di incontrarsi con Zelensky e di imporre un cessate il fuoco, “mi ha risposto che i tempi non sono maturi”. Sulle eventuali ricadute delle sanzioni sul gas dice: “Stiamo parlando di uno, due gradi di temperatura. La pace vale dei sacrifici”.

“Nessuna invidia sociale o paura da sobillare, ma voglia di crescita, merito, futuro e speranza. Nessuna scelta dettata dai social o dalle piazze più o meno rumorose, ma serietà e responsabilità, come la decisione di fornire armi all’Ucraina“, ribadisce Toti su Facebook.

“Dopo tanti anni di una politica che ha guardato il dito… torniamo a guardare almeno uno spicchio di luna. Nella speranza che tutti i partiti, abbandonati slogan e scorciatoie, apprendano qualcosa dalla lezione di unità di quest’ultimo anno”, conclude il governatore.

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