Cronaca

Robert Kubica, a dieci anni dal grave incidente nel savonese, ritorna ancora in Formula 1

Data l'indisposizione di Raikkonen, positivo al Covid, il polacco domani correrà il GP d'Olanda come pilota di riserva. Nel 2011 il grande spavento al rally di Andora

robert kubica
Foto d'archivio

Pietra Ligure. Era il febbraio 2011, quasi tutti gli appassionati di automobilismo e non ricorderanno l’accaduto. Robert Kubica, all’epoca 27 anni e pilota della Renault, stava gareggiando al rally di Andora. A bordo di una Skoda Fabia, con a fianco il navigatore, perse il controllo in una curva.

L’incidente fu spaventoso, la vettura sfondò un guard-rail e si schiantò fuori tracciato contro il muro di una chiesetta. Il navigore rimase illeso. Kubica venne invece ricoverato d’urgenza a Pietra Ligure e sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla mano. Seguìto dall’equipe medica del professor. Rossello, venne dimesso dal Santa Corona due e mesi e mezzo più tardi, seguendo un periodo di riabilitazione.

L’anno successivo, nel 2013, tornò nel circuito rallistico fondando in seconda istanza anche una propria scuderia. Nel 2018 quindi il grande ritorno in Formula 1, senza però tuttavia riproporsi sui livelli pre-incidente e diventando allora pilota di riserva, dapprima della Williams e dunque, attualmente, dell’Alfa Romeo.

Il pilota e collega alfista Kimi Raikkonen nei giorni scorsi è risultato positivo al coronavirus. Robert Kubica, già impegnato quest’oggi nelle qualifiche come terzo uomo di riserva, gli subentrerà e correrà dunque domani il Gran Premio d’Olanda sul cicuito di Zandvoort.

Dieci anni fa la provincia savonese fu testimone, suo malgrado, di un infortunio in cui rischiò seriamente di porre fine alla propria carriera. Dieci anni dopo Kubica prova ancora l’ebbrezza della velocità.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.